Milano, 13 ottobre 2023 – Sono le imprese rosa a guidare la transizione tecnologica e green. Secondo l’analisi di Ener2Crowd basata su dati Unioncamere, InfoCamere, Registro Imprese e Camera di Commercio di Milano Monza Brianza Lodi, a ottobre sono 1,4 milioni (22,2% del totale) le aziende guidate da una donna o che presentano una maggioranza femminile nella conduzione societaria: il 45% (630mila) di queste investe nel digitale, il 34% (476mila) nell’ambiente. In base all’elaborazione di Ener2Crowd.com, la prima piattaforma e app in Italia per investimenti green, la Lombardia presenta risultati migliori della media nazionale: qui l’imprenditoria femminile è meno radicata della media nazionale (21,4% del totale), ma concentra più investimenti sulla strada della transizione digitale (46,3%) e ambientale (35,2%).
A Milano le percentuali salgono rispettivamente al 52,4% e 39,1%, toccando i livelli più alti. Seguono Bergamo (il 49,3% investe nel digitale e il 36% nell’ambiente), Brescia (48,9% e 35,4%), Como (48,4% e 35,3%) e Monza e Brianza (47,5% e 35,3%). Investono meno nei due settori più strategici del Pnrr le imprenditrici di Varese: la percentuale di chi ha destinato risorse economiche e tempo nella transizione digitale scende al 41,8%, il dato più basso in Lombardia. Pavia è invece l’ultima provincia per investimenti a favore della sostenibilità ambientale con il 32,6%.
Secondo l’approfondimento di Ener2Crowd sulle province lombarde, la maggior concentrazione di imprese femminile è a Sondrio (24%), seguita da Lodi (22,5%) e da Pavia (22%). Tra le prime cinque si trovano anche Monza e Brianza con il 21,6% e Milano con il 21,1%. Le presenze più basse si trovano invece a Brescia, Bergamo, Varese, Mantova, Cremona e Lecco, con valori intorno al 21% del totale. Como (20%) è la provincia dove il tessuto imprenditoriale è più maschile.
Guardando ai settori , sono i servizi il comparto più rosa della regione: qui oltre un’attività su due (52,2%) presenta o una guida femminile o una presenza maggioritaria nel pacchetto societario. Seguono sanità e assistenza sociale (37,2%), istruzione (30,9%), alloggio e ristorazione (29,2%), agricoltura e pesca (28,1%), noleggio, agenzie di viaggio, supporto alle imprese (26,6%), e commercio (23,6%). Il 23,5% delle attività artistiche, sportive e di intrattenimento è rosa, così come risulta significativa anche la rappresentanza nel settore finanza e assicurazioni (21,9%).