Milano – Mai uguale a se stessa, tranne che nell’autenticità degli artigiani (di tutto il mondo) che ogni anno porta a Milano. Artigiani che raccontano la loro storia e il loro territorio con prodotti belli, buoni e utili, in un luogo dove si creano nuovi legami e connessioni. L’Artigiano in Fiera torna dal 30 novembre all’8 dicembre a Fieramilano Rho, tutti i giorni dalle 10 alle 22.30 (Trenord propone il “Trenord Day Pass”, 13 euro andata/ritorno da tutta la Lombardia, 4,40 per chi viaggia da Milano e gratuità per gli under 14 che viaggiano con un accompagnatore con biglietto).
Oltre 2.800 stand espositivi, 602 nuove imprese presenti, 456 aziende del settore biologico, vegano e prodotti di montagna, 8 padiglioni, più di 150.000 metri quadrati di aree espositive. Sono questi i numeri che racchiudono il percorso virtuoso avviato molti anni fa da Antonio Intiglietta, lui stesso imprenditore-artigiano, presidente di Ge.Fi. Spa, società che organizza l’Artigiano in Fiera.
Intiglietta, il tema scelto per l’edizione 2024, ‘Essere artigiano è una scelta di vita’, cosa vuole esprimere?
“L’idea nasce da un incontro che ho fatto con alcuni artigiani in Calabria, mi hanno colpito molto la loro formazione professionale, le loro esperienze in giro per il mondo e il fatto che abbiano deciso di tornare nella loro terra di origine e lì abbiano scelto di vivere, di essere artigiani, di valorizzare tradizioni locali con grandi capacità e un forte senso di comunità. All’Artigiano in Fiera vedremo questa generazione di artigiani per ribadire il valore di questo lavoro vissuto come una scelta di vita creativa e consapevole, che contribuisce allo sviluppo e alla prosperità dei territori”.
Come avviene la selezione degli artigiani che partecipano alla manifestazione?
“Prima di tutto vorrei ricordare che quest’anno avremo 2.800 artigiani provenienti da 90 Paesi del mondo. Tutte le regioni italiane sono rappresentante. Abbiamo 7 nuove presenze: Eritrea, Oman, Georgia, Guinea, Guinea Bissau, Finlandia, Lettonia. I Paesi dell’anno sono Arabia Saudita per il Medio Oriente e Algeria per l’Africa. Attraverso la nostra rete di collaboratori visitiamo i laboratori di tutti gli artigiani, li incontriamo per conoscere il loro lavoro. La manifestazione si chiama Artigiano in Fiera perché sono loro i protagonisti, attraverso i loro prodotti. E il successo sta proprio in questo incontro interculturale”.
C’è anche un focus sul ‘vivere bene’...
“Il settore dei prodotti biologici, vegani, di montagna e senza glutine è in forte espansione, noi avremo 456 aziende provenienti dall’Italia e dall’estero, di tutte le categorie, dall’alimentazione alla cura della persone. In Italia i consumi hanno dimostrato che c’è una grande attenzione allo stile di vita sano. Per vivere bene bisogna rispettare la terra e il nostro Paese con oltre due milioni di metri quadrati di biologico è leader europeo. In Artigiano in Fiera le micro e piccole imprese portano la loro autenticità e qualità artigianale in un mercato tipicamente dominato dall’industria”.
E poi ci sono i giovani e le donne. Come sono rappresentati?
“In questa edizione avremo 600 artigiani che vengono per la prima volta. Tra di loro ci sono tanti giovani che hanno deciso di recuperare i mestieri artigianali arricchendoli con le loro competenze conoscenze. C’è anche una forte partecipazione di donne artigiane sia italiane che dei Paesi africani e asiatici. Mi colpisce molto vedere quante cooperative di donne africane raccontano storie di grande umanità perché danno lavoro a donne in difficoltà. Mostrare storie di successo di imprenditrici può ispirare altre donne a intraprendere percorsi imprenditoriali o a esplorare l’artigianato come carriera”.
Anche quest’anno la vostra campagna creativa coglie nel segno e racconta l’essenza della manifestazione. È stata realizzata dallo Ied?
“Certamente, per il terzo anno consecutivo abbiamo organizzato un contest e coinvolto giovani talenti dell’Istituto Europeo del design. Il risultato mi piace moltissimo perché mette al centro l’essenza stessa dell’artigianato: passione, dedizione e rispetto delle tradizioni. L’illustrazione raffigura artigiani di diverse generazioni che lavorano insieme, simboleggiando la trasmissione del sapere artigianale attraverso il tempo”.
Artigiano in Fiera è anche un viaggio tra i sapori e le tradizioni culinarie italiane e del mondo.
“Ad attendere i visitatori ci saranno 28 ristoranti e 19 luoghi del gusto, tra stand che vendono di prodotti gastronomici, stand culinari, ristoranti e aree ristoro che raccontano territori”.