ROBERTA RAMPINI
Economia

Raddoppia l’Expo degli artigiani: “Pronti alla fiera di primavera”

Oltre un milione di visitatori: chiusura da record per la manifestazione. Intiglietta: “È la nuova campionaria di arti e mestieri”. La prima edizione “fuori stagione“ a fine maggio 2025. “Così cresce la comunità del lavoro”

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Artigiano in Fiera 2024

Rho (Milano) – Troppo facile tracciare il bilancio dell’Artigiano in Fiera 2024 snocciolando i numeri: oltre un milioni di visitatori (superati gli ingressi di un anno fa), nove giorni di manifestazione con 2.800 espositori da 90 Paesi, 8 padiglioni, 602 nuove imprese negli stand, più di 15.000 addetti, due Paesi dell’anno, l’Arabia Saudita per l’Asia e Algeria per l’Africa, 30 lingue parlate e 15 religioni, 28 ristoranti e 19 luoghi del gusto. Un giro del mondo da record, che si è chiuso ieri nel polo di Rho. Oltre ad essere il più grande evento internazionale dedicata alle micro e piccole imprese, Artigiano in Fiera è anche (e soprattutto) un luogo, una comunità. Lo sottolinea Antonio Intiglietta, presidente di Ge.Fi. spa, la società che organizza l’Artigiano in Fiera, a partire dal valore del tema scelto per questo happening 2024: “Essere artigiano è una scelta di vita. Questa edizione ha ben interpretato i cambiamenti in atto nel settore, ribadendo il valore del lavoro artigianale vissuto come una scelta di vita creativa e consapevole. Abbiamo dato spazio a questa generazione di artigiani per ribadire il valore di un lavoro che contribuisce allo sviluppo e alla prosperità dei territori. Esprimiamo la nostra gratitudine per l’esperienza condivisa tra espositori, visitatori e organizzatori, e per il grande successo ottenuto”. Artigiano in Fiera, aggiunge Intiglietta, “è un patrimonio della nostra città e del Paese. È diventato qualcosa di più grande di come ce lo eravamo immaginati qualche anno fa. Mi piace dire che è la nuova Fiera campionaria di Milano delle arti e dei mestieri, ma anche un modello che molti guardano con curiosità e interesse, dove l’elemento centrale sono le persone e gli incontri”.

Evento fieristico, campionaria, Expo, chiamatela come volete, Artigiano in Fiera per nove giorni diventa la terza città più grande della Lombardia, dopo Milano e Brescia, dove vivono espositori, addetti ai lavori, visitatori. Una rassegna che muove una enorme rete di servizi, dall’accoglienza alla sicurezza, dall’ordine pubblico alla pulizia, proprio come succede in una grande città. Tempo di bilanci, ma anche di progetti per il futuro. “Avvieremo una campagna social con il claim ‘Io sono Artigiano in Fiera’ perché le persone possano esprimere il senso di appartenenza a questo evento e identificarsi con le cose belle e buone che succedono qui – conclude Intiglietta – Tentiamo di essere un modello di integrazione culturale attraverso il lavoro dell’artigiano”.

Chiude oltre alla soglia del milione di visitatori e nel 2025 raddoppia con la prima edizione primaverile, dal 29 maggio al 2 giugno, sempre nei padiglioni di Fieramilano Rho, sempre con ingresso gratuito. Mentre la consolidata versione invernale, Artigiano in Fiera, tornerà dal 6 al 14 dicembre. Un work in progress senza sosta. “Abbiamo già iniziato a lavorare per selezionare gli artigiani che parteciperanno alle prossime edizioni, la fiera di questi giorni ci è servita anche per incontrare molti di loro – spiega Gabriele Alberti, ad e dg di Ge.Fi spa – Abbiamo già fissato incontri e visite nei loro laboratori e conosceremo altri nuovi protagonisti”. Artigiano in Fiera riparte dalla sua community di circa un milione e mezzo di utenti iscritti alla piattaforma digitale: un ecosistema virtuale che consente di mantenere relazioni stabili con gli artigiani e, per gli interessati, di acquistarne tutto l’anno i prodotti. Su artigianoinfiera.it sono online circa tremila imprese.