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Stazione Centrale a Milano, spazi ristorazione sotto sfratto e 68 licenziamenti: al via lo sciopero

Bar Centrale, Gran Bar e Burger King chiuderanno i battenti al terzo piano. Nessuna intenzione di aprire un tavolo di discussione, come chiesto dai sindacati. Presidio venerdì 17 gennaio in piazza Duca d’Aosta

Stazione Centrale a Milano, piano dei binari, dove si trovano i tre locali che chiuderanno (Foto archivio)

Stazione Centrale a Milano, piano dei binari, dove si trovano i tre locali che chiuderanno (Foto archivio)

Milano, 16 gennaio 2025 – In piena agitazione gli spazi commerciali al terzo piano della Stazione Centrale di Milano: nonostante l'impegno e la disponibilità della Prefettura e del Comune di Milano si avvicina sempre più il licenziamento collettivo che coinvolgerà 68 lavoratrici e lavoratori che operano presso la ristorazione commerciale sotto sfratto e che si trova al piano binari da più di 40 anni gestito dalla S.A.R.F. Spa (Bar Centrale, Gran Bar, Burger King).

S.A.R.F Spa a causa del mancato rinnovo del contratto di locazione con conseguente sfratto da parte di Grandi Stazioni Retail Spa ha comunicato alle organizzazioni sindacali di non poter proseguire l'attività di ristorazione commerciale e conseguentemente di procedere al licenziamento collettivo di 68 lavoratrici e lavoratori. Licenziamento che avrà un evidente e importante impatto economico e sociale per tutte queste famiglie.

I locali - in un’area di pregio, perché dal principale scalo ferroviario milanese transitano ogni giorno migliaia di passeggeri - sono di proprietà di Grandi Stazioni Retail Spa che nel corso degli incontri ha scelto di disinteressarsi totalmente del problema e della sua responsabilità sociale. Grandi Stazioni Retail Spa è intenzionata a ristrutturare e parzialmente cambiare la destinazione d'uso di diversi spazi del terzo piano della Stazione Centrale ma non ha nessuna intenzione di mettere nelle condizioni il sindacato (comunicando i nomi delle aziende interessate al subentro) affinché possa aprire un tavolo di discussione con le stesse e cercare di ridurre così al minimo l'impatto sociale di questa triste vicenda.

“Siamo seriamente preoccupati, oltre che della cessazione degli attuali locali commerciali, anche delle possibili ulteriori chiusure e degli ulteriori eventuali impatti che si verranno a determinare”, hanno spiegato le organizzazioni sindacali Filcams Cgil Milano, Fisascat Cisl Milano, Uiltucs Uil Lombardia, che hanno proclamato la prima di una serie di giornate di sciopero con presidio per il giorno venerdì 17 gennaio. Il presidio si terrà in piazza Duca D'Aosta (non essendo stata autorizzato il piano binari per motivi di sicurezza antiterroristico), dalle 11 alle 15.