ALESSANDRA ZANARDI
Economia

Bystronic, le istituzioni scendono al fianco dei lavoratori: “L’azienda ritiri i licenziamenti e riveda il piano industriale”

Dalla commissione regionale Attività produttive, appello bipartisan all'azienda, che ha annunciato la chiusura degli stabilimenti di San Giuliano e Pieve Emanuele, con la risoluzione del contratto per 150 addetti. In arrivo un’interrogazione in Parlamento e un consiglio comunale aperto

San Giuliano Milanese (Milano), 22 ottobre 2024 – Con un presidio e un’audizione, è sbarcata in Regione Lombardia la protesta dei lavoratori della Bystronic, multinazionale svizzera che produce macchinari per l’automazione industriale e ha annunciato la chiusura dei due stabilimenti milanesi di San Giuliano e Pieve Emanuele, col conseguente licenziamento di 150 persone. Nella mattinata di oggi, martedì 22 ottobre, in via Fabio Filzi a Milano, mentre i colleghi manifestavano con un presidio, una rappresentanza di lavoratori e sindacati è stata ascoltata dalla quarta commissione regionale presieduta da Silvia Scurati (Lega). Presenti all’incontro, oltre ai sindacati, anche i vertici dell’azienda.

L’azienda conferma la dismissione

Attraverso l’amministratore delegato di Bystronic Automation Technology, Walter Chiarappa, la società ha confermato la decisione di cessare l’attività a San Giuliano e Pieve, con la conseguente risoluzione dei rapporti di lavoro, motivando questa scelta con un generale “declino del mercato” e definendo l’automazione industriale customizzata, ossia l’attività svolta nei due stabilimenti locali, “non più strategica per il gruppo”. L’azienda ha inoltre precisato che la procedura di licenziamento collettivo è stata avviata nel rispetto delle normative vigenti.

La mobilitazione continua

La Fiom Cigl ha parlato al contrario di un “comportamento profondamente scorretto sul fronte sindacale” e di un’azienda disattenta all’aspetto umano, incurante del fatto che 150 famiglie si ritroveranno presto in mezzo a una strada. La classe politica nella sua totalità ha espresso vicinanza ai lavoratori, sostenendo la loro richiesta di un ritiro immediato dei licenziamenti. In questo senso si sono espressi i consiglieri regionali Nicola Di Marco (5 Stelle), Onorio Rosati (Avs), Lisa Noja (Azione Italia Viva), Luca Paladini (Patto Civico), Pierfrancesco Majorino, Alfredo Simone Negri, Roberta Vallacchi e Paolo Romano (Pd). Sostegno ai lavoratori anche da parte del sindaco di Pieve Emanuele Pierluigi Costanzo e dell’assessore alle attività produttive di San Giuliano, Alfio Catania. Proprio a San Giuliano il 28 ottobre si terrà un consiglio comunale aperto, sul tema della Bystronic.

Le reazioni della politica

“Sono vicina ai lavoratori e auspico il ritiro della procedura di licenziamento da parte dell’azienda per provare a sistemare e risolvere la situazione. Regione Lombardia, come in tutte le crisi aziendali, sta svolgendo il proprio ruolo per mettere in contatto le parti interessate e scongiurare licenziamenti e delocalizzazioni – ha commentato Silvia Scurati -. Nel settore automotive l’assessore allo Sviluppo economico Guidesi è impegnato da tempo anche in Europa per difendere la produzione introducendo misure ad hoc e sviluppando il tema delle filiere economiche”. La parola fine non è ancora stata posta sulla difficile vertenza Bystronic. “La vicenda della Bystronic Automation Technology non si chiude oggi, Regione Lombardia continuerà a lavorare per trovare una soluzione positiva con i vari protagonisti della crisi con l’obiettivo principale di mantenere sul territorio un’azienda strategica e di valore con il proprio patrimonio umano. Come Lega ci auguriamo che il piano industriale sia velocemente rivisto e possa avere nel breve tempo un esito positivo”, ha concluso Scurati. Il Movimento 5Stelle annuncia un’interrogazione in Parlamento. I politici hanno inoltre sollecitato l’azienda a presentare numeri e bilanci: “L’impressione – hanno detto – è che si proceda ai licenziamenti, a fronte di utili in attivo”.