ELENA CAPILUPI
Economia

La nuova via del cashmere: i brand cinesi in mostra tra storia e innovazione

Le eccellenze manifatturiere della regione di Qinghe si presentano a Milano. Un’occasione per ribadire una collaborazione strategica per la moda italiana

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Alcuni modelli in mostra al Four Seasons di Milano per Qinghe Cashmere

Milano – Dopo il successo del debutto milanese dello scorso autunno, Qinghe Cashmere torna nella capitale italiana della moda in occasione della Milano Fashion Week Women’s Collection. Questa volta, l’associazione che rappresenta le maggiori aziende produttrici di cashmere della regione cinese di Qinghe ha presentato presso l’hotel Four Seasons di Milano sei brand del distretto: E-San, Langkun, Xinhua, Hongtai, Huangtaiji e Zhonghui. “È nostro interesse avere delle fonti di approvvigionamento di qualità, - spiega a Il Giorno il Cavaliere del Lavoro Mario Boselli – e le filiere di Qinghe Cashmere sono una vera e propria garanzia”.

La Cina è il principale produttore mondiale di cashmere, pregiata fibra apprezzata per la sua morbidezza, leggerezza e capacità di isolare dal freddo. Con oltre il 70% della produzione globale proveniente dal continente asiatico, il cashmere cinese ha un impatto significativo non solo sull’economia locale, ma anche su quella globale, dettando tendenze e standard di qualità. La regione di Qinghe, situata nel sud-est della provincia di Hebei, è riconosciuta a livello internazionale come la “Capitale del Cashmere“. Questa eccellenza non è casuale. Qinghe, infatti, si distingue per la sua filiera completa e avanzata, che va dalla raccolta del cashmere grezzo alla trasformazione in capi di altissima qualità.

L’evento milanese ha raccontato i nomi più promettenti della regione e fatto scoprire 18 look che uniscono tradizione artigianale e innovazione tecnologica, esprimendo tutta la maestria orientale nella lavorazione di questo tessuto tanto prezioso. Tra le aziende troviamo E-San, le cui creazioni sono caratterizzate da un design minimale, un approccio sostenibile e un appeal lussuoso e contemporaneo. E-San rappresenta una delle label più innovative di Qinghe, reinterpretando con mano innovativa la preziosità del cashmere e la tecnica della lavorazione a maglia. Xinhua, invece, tramanda la cultura del cashmere, mixando la storia della manifattura a un’estetica di ricerca.

Con oltre 30 anni di esperienza nella produzione del cashmere, Hongtai promuove il mondo del cashmere, esplorando le potenzialità innate di questo materiale. Il gruppo nato da una joint venture sino-tedesca, oggi conta cinque filiali e una filiera unica nel mondo con allevamenti e fabbriche di filatura, tintura e maglieria. Langkun Group è stato fondato nel 2003, con sede centrale a Pudong, Shanghai. Nel corso di quasi due decenni di rapida crescita, si è progressivamente evoluto dal commercio di filati a un’impresa, che comprende l’intera filiera industriale dei prodotti in cashmere ecologico e riciclato, con fabbriche di pettinatura, filatura, tintura e maglieria.

Nato da 25 anni di esperienza nel settore del knitwear del fondatore di Qiu Ruidong, Huangtaiji è simbolo di qualità e innovazione. Il brand, che partecipa regolarmente alla China International Clothing Fair (Chic), seleziona solo la migliore lana pura contenente fibre fini per la creazione di piumini di pecora. E infine, Zhonghui fa parte dell’universo di Hebei center textile Co-Ltd, specializzata nella produzione e commercializzazione di vari tipi di prodotti in cashmere. Il gruppo produce dalle 350 alle 450 tonnellate della pregiata fibra per un pool di aziende.

Il legame tra Italia e Cina, consolidato da decenni di scambi commerciali, sta vivendo una fase di rafforzamento, soprattutto dopo la firma dell’accordo sulla Via della Seta. Questo patto strategico rappresenta un’opportunità cruciale per il comparto moda di entrambi i Paesi. Una sinergia tra il design italiano, noto per la sua creatività e qualità sartoriale, e l’abilità manifatturiera cinese, in particolare nel settore del cashmere, che potrà aprire nuove vie per collaborazioni proficue.

All’evento è intervenuta Barbara Mazzali, assessora Moda, Turismo, Marketing Territoriale e Grandi Eventi Regione Lombardia che ha sottolineato i punti di contatto tra le due culture: “Quello che lega Italia e Cina è senza dubbio la tradizione ma la ricerca della qualità nei prodotti. Le aziende portate da Qinghe Cashmere si trovano all’interno della vetrina internazionale della Fashion Week e noi come regione abbiamo l’onore di ospitarle sulle nostre passerelle”.