Milano – In Fininvest inizia l’era post Silvio Berlusconi. Di più, comincia ufficialmente l'era del controllo dell'impero societario di Marina e Pier Silvio. Si è tenuto oggi il consiglio di amministrazione della società, durante il quale sono stati recepiti i patti parasociali firmati dagli eredi dopo la morte del fondatore.
Partiamo con l’aspetto più “visibile”: Eleonora Berlusconi e Michele Carpinelli (storico consulente che ha seguito il gruppo dalla quotazione di Mediaset) sono entrati nel consiglio di amministrazione di Fininvest e resteranno in carica fino alla scadenza dell'intero cda, ovvero fino alla data dell'assemblea per l'approvazione del bilancio dell'anno 2023. Come previsto, con i due nuovi ingressi il board di Fininvest sale così a 10 componenti, con Marina Berlusconi (presidente), Danilo Pellegrino (ad), Barbara Berlusconi, Luigi Berlusconi, Pier Silvio Berlusconi, Adriano Galliani, Ernesto Mauri e Salvatore Sciascia. Eleonora era l’unica erede dell’ex premier a non essere all’interno del cda.
La giornata è iniziata alle 11 con le assemblee delle holding Italiana Prima, Holding Italiana Seconda, Holding Italiana Terza, Holding Italiana Ottava, che detengono Fininvest e che hanno deliberato le modifiche statutarie previste dai patti parasociale sottoscritti dai 5 eredi di Silvio Berlusconi lo scorso 11 settembre. A seguire a mezzogiorno si è tenuta la assemblea Fininvest che, nella parte straordinaria, ha deliberato le modifiche statutarie previste dal patto parasociale tra i 5 fratelli, e, nella parte ordinaria, ha determinato in 10 il numero dei componenti del cda, confermando l'ingresso di Michele Carpinelli e Eleonora Berlusconi. È stato inoltre nominato sindaco effettivo il commercialista milanese Roberto Spada, al posto di Francesco Giampaolo, che è stato nominato sindaco supplente. Al termine dell'assemblea si è riunito il board.
L'assemblea di Fininvest, oltre a confermare la distribuzione annua ai soci di almeno il 50% dell'utile netto, ha confermato che tutti i cinque fratelli Berlusconi siederanno direttamente nel Cda: oltre a Marina, Pier Silvio, Barbara e Luigi, entra infatti Eleonora, finora l'unica non presente. In generale sono modifiche che definiscono il futuro della finanziaria che controlla Mfe, Mondadori e il 30% di Banca Mediolanum, sulla quale è ancora attesa la risposta della Bce perché Fininvest possa tornare a disporre completamente della quota del 20% “congelata” da quasi dieci anni. Non dovrebbe mancare molto al pronunciamento positivo di Francoforte e la famiglia Berlusconi, da secondo azionista pieno, potrà valutare se riannodare il patto di sindacato con i Doris, primi soci di Mediolanum al 40%.