ANNAMARIA LAZZARI
Economia

Rincari estivi, il controesodo arrabbiato dei turisti: “Un salasso, d’ora in poi solo vacanze all’estero”

Lo sfogo dei cittadini di ritorno nell’area di sosta dell’A1, prima del casello di Melegnano. Sconvolti dai prezzi anche i visitatori svizzeri: “Gli italiani vogliono solo una cosa: i money”

Jaya Bassli con la moglie Abiba

Milano – L’estate della stangata. Fra carburanti, alberghi, spiagge, il portafogli non basta più aprirlo: bisogna spalancarlo. Fra i milanesi intercettati nell’area di sosta sull’A1 prima della barriera di Melegnano, il sentimento prevalente non è la dolce nostalgia per il mare e la battigia ma il fiele dello "spennamento". Secondo Assoutenti in media sul territorio nazionale le tariffe degli hotel sono salite del 19% e la crescita dei prezzi nel settore vacanziero porta a quota +1,2 miliardi di euro la spesa degli italiani per le villeggiature di luglio e agosto, rispetto all’anno scorso, nonostante il taglio di numero di notti fuori casa.

Davide Tortorici, receptionist milanese di 37 anni, pensava che asciugando le ferie con la compagna Marinella avrebbe risparmiato un po’. "Invece il paradosso è che abbiamo speso di più di un’estate fa. Oltre 2mila euro per 12 giorni in un 3 stelle a Igea Marina, contro i 1.600 euro e rotti dell’anno scorso per 3 settimane. Pasti compresi ma non l’ombrellone. Per non aggiungere un balzello di altri duecento euro, siamo andati sulla spiaggia libera". A rovinare le vacanze è pure il prezzo alle stelle dei carburanti. "Solo di benzina sono partiti 120 euro fra andata e ritorno" fa i conti Tortorici.

Secondo i numeri del ministero delle Imprese e del made in Italy, il prezzo medio della verde in modalità self sulla rete autostradale è stabile. 2,019 euro al litro ieri, come venerdì scorso. Altro volto arrabbiato del controesodo: Giuseppe Erati, 73enne pensionato ed ex autista, parla esplicitamente di "speculazione e mancanza di controlli" dopo aver confrontato i prezzi da una sponda all’altra dell’Adriatico. "Siamo stati 40 giorni all’isola di Rab in Croazia, e incluso tutto, anche il deposito e la benzina di una barca, abbiamo speso 3mila euro. A Milano Marittima, in un hotel a 3 stelle, ci hanno chiesto 1.500 euro per cinque giorni di permanenza… Il noleggio di due lettini e ombrelloni al giorno? La tariffa all’estero è 10 euro al giorno, in Italia costa 40 euro in più". E via di raffronto impietoso fino alla conclusione apodittica: "D’ora in avanti le vacanze le faremo solo in Croazia".

Anche lo svizzero di origini turche Jaya Bassli, 60enne, con la moglie Abiba, giura: "A Rimini non ci metterò mai più piede. Gli italiani vogliono solo una cosa: i money. Per l’autostrada in Svizzera spendiamo 40 franchi all’anno, qui solo per la tratta italiana abbiamo sborsato 50 euro di pedaggio. Per l’hotel il conto è stato 150 euro al giorno… L’anno prossimo andremo in Spagna o in Croazia". William Rossi, impiegato 42enne, per cinque giorni con la moglie Daniela e due figli in un albergo di media categoria a San Mauro Mare, a mezzora da Rimini, ha pagato 2mila euro. "Il 20% in più dell’anno scorso. Però vuoi mettere il cibo, il vino, l’ospitalità italiani…". Roba da ricchi però.