GABRIELE BASSANI
Economia

Elettrodomestici, mercato in crisi nera. Alla Electrolux di Solaro maxi taglio di ore (e stipendio)

Fino al 65% di solidarietà per i dipendenti del gruppo. I numeri: circa 4.500 in forza, di cui 644 nel Milanese dove si assemblano le lavastoviglie. Niente stop solo nel Trevigiano

Lo stabilimento Elecrolux di Solaro

Lo stabilimento Elecrolux di Solaro

Solaro (Milano) – Contratti di solidarietà con scarico fino al 65% delle ore individuali (e relativa riduzione di salario) già dall’inizio del nuovo anno per far fronte ai pesanti cali di mercato. È l’oggetto dell’accordo raggiunto l’altro giorno a Mestre tra il gruppo Electrolux e i sindacati per 4 dei stabilimenti attivi in Italia, Solaro (nel Milanese), dove si producono lavastoviglie, Porcia (Pordenone), lavabiancheria, Forlì, forni e piani cottura e Cerreto D’Esi (Ancona), cappe d’aspirazione, mentre al momento viene escluso l’intervento sullo stabilimento di Susegana (Treviso) dove si producono frigoriferi.

L’accordo serve a garantire la tenuta occupazionale negli stabilimenti del gruppo fino a raggiungere l’auspicata ripresa di mercato, che sta toccando uno dei punti più bassi degli ultimi 20 anni in Europa e riguarda tutti i player del settore. “L’accordo quadro prevede norme più cogenti del passato sulla rotazione del personale, oltre che percentuali massime di scarico di ore individuali al 65% con una media di stabilimento del 60%”, si legge nella nota diffusa da Fim, Fiom e Uilm nazionali al termine dell’incontro.

“Pur esprimendo soddisfazione per il contenuto dell’intesa che scongiura il rischio di esuberi e che prevede un confronto costante in sede aziendale fra direzione e delegati sindacali, rimarchiamo la necessità di affrontare le questioni di fondo che colpiscono il comparto degli elettrodomestici. Per questo rinnoveremo la richiesta al Governo di insediare un tavolo di settore che affronti i nodi della competitività aziendale e della tutela dei lavoratori”.

La riduzione di orario e stipendio che esclude i licenziamenti degli operai, arriva a causa del calo della domanda degli elettrodomestici del colosso svedese, che sostanzialmente chiede una riduzione dei costi per non licenziare. All’inizio di quest’anno l’azienda aveva raggiunto un’intesa con i sindacati anche su 373 esuberi volontari che però al momento non sono ancora stati raggiunti. La situazione più delicata, tra gli stabilimenti Electrolux in Italia è quella di Cerreto d’Esi dove la solidarietà potrebbe partire già prima della fine di quest’anno. Ad oggi Electrolux Italia ha un organico complessivo di 4.502 unità, con i siti maggiori a Porcia (1.369 dipendenti, di cui 677 operai) e Susegana (1.119 dipendenti, di cui 733 operai). A Forlì ci sono complessivamente 879 dipendenti, di cui 614 operai. La fabbrica di lavastoviglie di Solaro impiega 644 persone di cui 525 operai, mentre a Cerreto d’Esi sono al lavoro 183 persone, di cui 100 operai. A questi si aggiungono altri 300 addetti fra servizi informatici, logistica e magazzino.