REDAZIONE MILANO

Giorgia Meloni ad Assolombarda: riforma fiscale e tasse di favore a chi investe sull’occupazione

La tesi: “Nel tempo in cui si affaccia l’intelligenza artificiale nella nostra vita, dobbiamo capire l’importanza del capitale umano”

Giaorgia Meloni con il presidente di Assolombarda Alessandro Spada

Milano - «Lavoriamo sulla riforma fiscale e intendiamo riconoscere una tassazione di favore per quelle imprese che investono in innovazione e quelle che investono in capitale umano». Lo ha detto la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, all’Assemblea generale di Assolombarda, a Milano. «Nel tempo in cui si affaccia l’intelligenza artificiale nella nostra vita, dobbiamo capire l’importanza del capitale umano - ha aggiunto la premier -. Rischiamo di trovarci di fronte a un progresso che sostituisce le capacità umane, e questo può produrre uno shock incredibile nella nostra società».

Le parti sociali

Ma non è tutto. «Abbiamo grandi sfide davanti e il governo è consapevole che è impossibile affrontarle da soli. Per questo fin dal nostro insediamento abbiamo recuperato con convinzione lo spirito di confronto che deve caratterizzare le fasi di profondo cambiamento come quello che viviamo», ha aggiunto la premier. «Abbiamo inaugurato - ha sottolineato - un nuovo metodo caratterizzato da un dialogo costante, aperto, con le parti sociali per discutere insieme obiettivi e interventi necessari a supporto dell’economia nazionale e delle principali filiere produttive». «Il ddl sul made in Italy è la prima tappa di un documento globale di politica industriale sul made in Italy 2030 che presenteremo a tutto il mondo produttivo nella primavera del prossimo anno».

Il made in Italy

Poi un riferimento al marchio Italia. «Il ddl sul made in Italy si dà tre obiettivi, il primo di lavorare sulle competenze, con l’istituzione del liceo del made in Italy e non solo, di rafforzare le filiere garantendo risorse adeguate, penso soprattutto alla nascita del fondo sovrano, e quello delle tutele con una lotta capillare alla contraffazione anche con l’utilizzo delle tecnologie». E ancora: ”Non può ritenersi che noi per avviare la transizione ecologica possiamo smantellare la nostra economia e le nostre imprese. La transizione ecologica e la sostenibilità ambientale devono camminare di pari passo con la sostenibilità sociale ed economica”, la transizione va fatta “con l’uomo al centro”.

“Siamo la nave più bella del mondo”

Il vostro contributo, le vostre idee, le vostre proposte. Su questo e molto altro possiamo e dobbiamo lavorare insieme. Non sempre saremo d'accordo su tutto, ma io so che una cosa la vediamo allo stesso modo: questa nazione si può salvare, può ancora stupire e dimostrare al mondo quanto vale", ha aggiunto.. Rivolgendosi agli imprenditori, Meloni ha detto: "Siamo sempre l'Italia, siamo sempre la nave più bella del mondo, saremo sempre la nave più bella del mondo. Il nostro scafo può avere qualche danno però è uno scafo solido e sicuro, il nostro equipaggio non sempre ha avuto indicazioni chiare, ma è un equipaggio che ha cuore e cervello. E se noi riusciamo a dare indicazioni chiare e a remare tutti nella stessa direzione non dobbiamo temere nessun tipo di onda, indipendentemente da quanto alta possa essere", ha concluso.

Bonomi e Spada

Buona la reazione dell’uditorio. “Mi è piaciuto molto sentire nelle parole della presidente Meloni un atteggiamento diverso rispetto alla narrazione dell’industria”. Lo ha detto il presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervenendo all’assemblea di Assolombarda. ‘’E’ necessario stimolare gli investimenti nell’industria - ha rimarcato Bonomi - non per una questione corporativa ma perché nell’interesse del Paese’’.  “Noi siamo – aveva detto Alessandro Spada, presidente di Assolombarda per natura geografica, nel cuore dell’Europa e, per capacità industriale e ruolo progettuale, il cuore dell’Europa. Storicamente qui, nel territorio della Grande Milano, è sempre stato collocato il baricentro strategico dell’economia italiana, al crocevia d’Europa. Permettetemi, quindi, di rendere giustizia a ciò che la nostra industria rappresenta: un modello manifatturiero vincente, per qualità, innovazione, visione, espressione profonda del made in Italy in Europa e nel mondo“.