SIMONA BALLATORE
Economia

A Milano il Cern dell’intelligenza artificiale

La sfida di Milano con Bocconi, Bicocca, Statale e Politecnico. Già al lavoro 40 ricercatori. "Attireremo talenti"

I rettori delle quattro università con il sindaco Giuseppe Sala

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Milano - L’obiettivo è ambizioso: creare a Milano una sorta di “Cern“ interamente dedicato all’intelligenza artificiale, che sia punto di riferimento sulla mappa europea e una calamita per talenti. Se le fondamenta ci sono già - con linee di ricerca avviate e nuovi corsi nelle diverse università meneghine, anche condivisi - ora Bicocca, Bocconi, Politecnico e Statale uniscono le forze e la massa critica.

Insieme sono già diventati una delle Unit di Ellis, lo European Laboratory for Learning and Intelligent Systems, che dal 2018 riunisce i migliori scienziati e accademici europei sul tema. Quaranta ricercatori stanno lavorando fianco a fianco, fanno parte del “nucleo originario“, destinato a crescere e coordinato ogni anno da un ateneo diverso. Comincia la Statale, con il professore Nicolò Cesa-Bianchi in qualità di direttore del gruppo. Al suo fianco ci sono i professori Nicola Gatti del Politecnico, Gabriella Pasi di Bicocca e Riccardo Zecchina della Bocconi. A tenere a battesimo il “Cern“ meneghino è stato ieri il sindaco Giuseppe Sala, a Palazzo Marino."Sarà un moltiplicatore di potenzialità", ricorda il rettore del Politecnico, Ferruccio Resta, partendo dalla "marea nera dei dati": "Sono come il grezzo – spiega – non hanno alcun potere energetico quando sono estratti, vanno “raffinati“. L’intelligenza artificiale è lo strumento per trovare valore all’interno dei dati, è strategico per lo sviluppo di business, per la sicurezza, per fare mobilità, per fare cultura". Anche alla luce della "rivoluzione spaziale" in atto, "che porterà una quantità di dati e di immagini immensa". Da gestire, interpretare e “raffinare“ con cura.

Sarà il compito della nuova "unità operativa", ricorda il rettore della Bocconi Gianmario Verona, presentando il consorzio delle quattro università: "Svilupperemo dottorati industriali, con finalità di ricerca applicata. L’approccio multidisciplinare e la collaborazione tra gli atenei milanesi diventa fondamentale per lo sviluppo delle conoscenze in quest’ambito e per dare a Milano un ruolo di primo piano a livello europeo". Informatica, scienze sociali, ma anche problemi etici da affrontare: "Come università ‘generalista’ che spazia dalle aree scientifico-tecnologiche e biomediche alle aree socio-economiche, giuridiche e umanistiche, la Statale si è già trovata in condizione privilegiata ad accogliere la sfida dell’intelligenza artificiale, per definizione trasversale a tutte le discipline – ricorda Maria Pia Abbracchio, prorettore vicario con delega a Ricerca e Innovazione –. Una sfida trasversale, che deve attraversare la città, il territorio".

Via gli steccati, i quattro atenei lavoreranno insieme su quattro direttrici di ricerca: il machine learning interattivo, che studia l’interazione di un algoritmo con l’ambiente; le reti neuronali e il deep learning; la salute e la biologia computazionale, che applica l’intelligenza artificiale alla medicina; l’uso dell’intelligenza artificiale per l’analisi e l’elaborazione del linguaggio naturale. "E butteremo il cuore oltre l’ostacolo – conclude la rettrice della Bicocca, Giovanna Iannantuoni –: il tema è strategico, non è una competizione tra noi, ma a livello internazionale. E solo lavorando insieme potremo vincerla. Vale anche per altri temi strategici per l’umanità: andiamo oltre". Si guarda ai giganti - Stati Uniti e Cina in primis - si punta a risorse del Piano di ripresa e resilienza da "calare a terra".