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Economia

Ita, salgono ricavi e passeggeri: “Linate cruciale, investiremo”

La semestrale: entrano 1,4 miliardi. Operazione Lufthansa: “Closing entro il 4 novembre”

Antonio Turicchi, presidente di Ita Airways

Antonio Turicchi, presidente di Ita Airways

Milano – “Per noi Milano è un mercato fondamentale e strategico. E Linate è il secondo aeroporto di riferimento del piano industriale della compagnia. Continuiamo a investire e continueremo a farlo, non solo con questa nuova sede”.

Cosi il direttore generale di Ita Airways, Andrea Benassi, durante la conferenza stampa tenutasi ieri per presentare il bilancio consolidato al 30 giugno 2024 nella nuova sede cittadina di viale Giulio Richard. Nei primi otto mesi dell’anno, ha fatto sapere Benassi, “abbiamo garantito 150 voli giornalieri e coperto 28 destinazioni, 12 nazionali e 17 internazionali. Tutte le rotte nel periodo di luglio-agosto hanno avuto un risultato eccezionale. Il fatturato di Linate è stato di circa 370 milioni: un incremento del 20%. Tre milioni i passeggeri”.

Secondo il direttore generale Linate “sta conquistando in Europa un posto di prestigio, grazie anche allo sforzo che ha fatto l’amministrazione comunale con la Metropolitana 4. Credo che in Europa non ci sia un collegamento così rapido e comodo con il centro città”. Ma non è finita: la compagnia vuole aprire a Linate “una nuova sala lounge, più bella, più grande ed elegante. Sarà di 480 metri quadri, con la capacità di accogliere 400 accessi giornalieri e sarà aperta dalle 6 del mattino alle 2 di notte”. L’impegno sul city airport milanese potrebbe anche aumentare “qualora fosse modificato il decreto che a Linate limita i voli ad un raggio di 1.500 chilometri”.

Un Consiglio d’amministrazione in trasferta, quello che si è tenuto ieri a Milano. Se i tempi per l’ingresso di Lufthansa in Ita si sono allungati insieme alle trattative con la Commissione Ue ma, la compagnia italiana non ha smesso di crescere. I conti del semestre sono ancora in rosso ma i ricavi crescono del 30% mantenendo la profittabilità e una generazione di cassa che consente di sostenere gli investimenti, “più che raddoppiati”, come ha spiegato il presidente Antonio Turicchi che, su queste basi, ha confermato le attese di un ritorno all’utile nel 2025.

Nel dettaglio, la semestrale mostra ricavi a 1,4 miliardi di euro, con passeggeri in crescita a 8,3 milioni (più 26%), un ebitda di 62 milioni (più 130%), un cash flow operativo di 280 milioni e investimenti per 256 milioni (più 130%). La cassa era quasi di 400 milioni e ad agosto, con l’operazione di financing sugli aeromobili, si è avvicinata ai 600 milioni euro. Un utile operativo ancora non c’è (meno 88 milioni) e il risultato netto è negativo per 140 milioni ma il trend è positivo. “Arriveranno ulteriori aeromobili, cresceremo in termini di ricavi e i dati di agosto e settembre confermano che le previsioni sono in linea con quanto riscontriamo sul mercato”, ha sottolineato Benassi. Il semestre si è chiuso con ricavi da passeggeri per 1,2 miliardi (più 33%) e a fine anno arriveranno a 2,7 miliardi (più 25%).

La quotazione in Borsa non è tra gli obiettivi: “Volare sì, ma coi piedi per terra”, ha sottolineato Turicchi. Prima c’è da chiudere l’operazione con Lufthansa, l’aumento di capitale da 325 milioni e l’acquisto del 41% del capitale dal Mef. “Stiamo facendo i compiti a casa e vogliamo arrivare al closing per il 4 novembre”, aggiunge. L’Antitrust Ue ha chiesto, sui voli a corto raggio, di ridurre la presenza su Linate (cedere 30 slot a Milano e 18 a Fiumicino) e su 10 rotte intra-europee mentre sul lungo raggio le due compagnie dovranno indicare i competitor ai quali aprire le rotte da Roma per Washington, San Francisco e Toronto e secondo indiscrezioni di stampa Air France e British Airways, con cui sono in corso le discussioni, avrebbero chiesto in cambio ulteriori slot a Linate.