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Una simulazione di come sarà la base spaziale sulla Luna
Nerviano (Milano), 13 agosto 2022 - La Leonardo di Nerviano parte alla conquista della Luna: c’è tanto della tecnologia e del lavoro dei 50 ingegneri che lavorano nello stabilimento dell’azienda di Nerviano, infatti, nel programma spaziale Artemis che, sviluppato dalla Nasa con la collaborazione dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa), è ormai in rampa di lancio e, a distanza di 50 anni dall’ultima camminata lunare di Eugene Cernan, riporterà l’umanità a mettere piede sul nostro satellite. Artemis I, il primo stadio dell’ambizioso programma, prevede infatti il test dello Space Launch System e il volo di prova, questa volta senza equipaggio, del veicolo spaziale Orion intorno alla Luna e ritorno: per questa missione sono già previste tre finestre di lancio, la prima il 29 agosto, le altre il 2 e il 5 settembre.
Il razzo che porterà in orbita il veicolo spaziale partirà dal complesso di lancio 39B del Kennedy Space Center di Cape Canaveral, lo stesso delle missioni Apollo. Orion trascorrerà fino a sei settimane nello spazio, girerà intorno alla Luna e rientrerà infine sulla Terra con atterraggio al largo della costa di San Diego. Il veicolo spaziale Orion che un giorno, negli stadi successivi del programma spaziale, avrà il delicato compito di trasportare gli astronauti sulla Luna, è dotato di un modulo di servizio europeo (European Service Module - ESM) di responsabilità dell’Agenzia Spaziale Europea (ESA) con il compito di fornire elettricità, propulsione, controllo termico, aria e acqua al veicolo.
Ed ecco entrare in gioco lo stabilimento di Leonardo a Nerviano, perché qui sono stati realizzati i pannelli fotovoltaici (PVA) che compongono le quattro "aIi" del modulo di servizio: queste misurano sette metri ciascuna e sono in grado di erogare circa 11kW complessivi per l’alimentazione dell’elettronica di bordo. Sempre a Nerviano sono inoltre state prodotte le unità elettroniche (PCDU) che servono per il controllo e la distribuzione di energia al veicolo spaziale. Una volta raggiunta la Luna con le missioni Artemis, Artemis II effettuerà il primo test di volo attorno alla Luna con a bordo l’equipaggio, Artemis III rappresenterà infine il ritorno dell’umanità sulla superficie della Luna, facendovi atterrare la prima donna e il prossimo uomo.
Serviranno poi una serie di elementi fondamentali per la creazione di una base permanente e sostenibile sul nostro satellite naturale. La robotica avrà un ruolo centrale in quella fase e l’azienda di Nerviano sarà ancora in prima linea: Leonardo, infatti, ricopre un ruolo di leadership nella robotica spaziale, avendo già sviluppato trivelle per missioni di esplorazione di una cometa, di Marte e della Luna stessa e avendo progettato un complesso braccio robotico per il programma Mars Sample Return.