LUCA BALZAROTTI
Economia

La provincia di Milano è la capitale della logistica: 27 miliardi di fatturato, 100mila occupati

Lombardia capitale del comparto: solo a Milano il 30% del Pil nazionale. L’e-commerce traina un settore che sembra inarrestabile

Il Milanese è il regno della logistica

Il Milanese è il regno della logistica

Milano – Novantatré miliardi di euro equivalgono al 5,4% del Pil dell’Italia. Trentacinque arrivano dalla Lombardia. La sede dell’impero della logistica è nel Milanese, dove le aziende fatturano 27,3 miliardi, il 30% del valore generato sul territorio nazionale. La pandemia e il forte impulso che le restrizioni alla mobilità hanno dato all’e-commerce hanno contribuito a rendere ancora più strategico un settore che viaggia spedito sulle strade del rinnovamento. Gli stili di vita che si sono diffusi durante l’emergenza sanitaria sono entrati stabilmente a far parte della quotidianità. Si acquista da casa e si riceve la merce a domicilio: anche così la logistica è diventato il quinto settore per entrate in Lombardia.

La logistica genera valore e occupazione. In Italia gli addetti sono 1,16 milioni, di cui 211.945 nella regione (il 18,27%, circa uno su cinque). Il trasporto terrestre delle merci e tramite condotte catalizza il 49,8% degli impiegati. Seguono magazzinaggio e attività a supporto dei trasporti (38,2%), servizi postali e attività di corriere (8,5%), trasporto aereo (2,6%), trasporto marittimo e per vie d’acqua (0,9%). L’epicentro è in provincia di Milano con 105mila occupati. Seguono Varese (21.500), Brescia (18.500), Pavia (17.000), Monza Brianza (14.000), Bergamo (9.000), Cremona (5.700), Como (5.000), Mantova (4.500), Lecco (4.000), Lodi (3.800) e Sondrio (3.700).

Nel capoluogo e nella provincia gravita il 44,45% dei lavoratori, a Varese il 10,15%. Le altre province richiamano meno addetti: Brescia 8,81%, Pavia 8,06%, Monza Brianza 6,66%, Bergamo 4,22%, Cremona 2,71%, Como 2,38%, Mantova 2,10%, Lecco 1,87%, Sondrio e Lodi 1,79%. L’80% dei lavoratori è uomo, il 13,1% straniero, percentuale leggermente superiore al resto dell’economia (10,3%). Il 54,1% ha più di 44 anni, il 30,7% ha un’età compresa tra i 45 e i 54. Guardando al valore aggiunto pro capite degli ultimi dieci anni, il 2020 e 2021 hanno rappresentato i due estremi: la diffusione del Covid è stato il punto più basso, la prima risposta ai contagi del virus quello più alto con un boom di 49mila euro per addetto durante il secondo lockdown.

L’impero della logistica potrebbe essere rappresentato come un sistema composto da aziende di grandi dimensioni e una miriade di piccole società. Colossi che puntano sull’automazione e sulle tecnologie avanzate – dai droni ai robot – e realtà che hanno nella forza lavoro delle diverse fasi del processo produttivo il loro tratto distintivo. Ad oggi sono i piccoli a contare su una produttività maggiore per due motivi: i servizi mirati alle imprese di medie dimensioni dettate dalla conoscenza capillare del territorio su cui gravitano e un costo del lavoro inferiore a quello dei grandi gruppi. Ma dietro a contratti più bassi si nascondono spesso anche meno tutele.