ANDREA GIANNI
Economia

Milano e il trend immobiliare: le aree “cool” e quelle a rischio deserto. Parola all’esperto

Barbieri (Covivio): "L’effetto M4 rilancia il centro e fa volare corso Europa e Porta Vittoria, prezzi record". Uffici a ruba

Un'immagine aerea di Milano, da sempre al top nel valore degli immobili

Milano, 6 luglio 2023 – L’effetto M4, combinato con altri fattori, fa salire i canoni "già ai massimi storici", degli uffici fra San Babila e in corso Europa e più in generale in un centro di Milano allargato fino ad aree di più recente sviluppo come Citylife o Symbiosis attorno all’ex scalo di Porta Romana.

E, rovescio della medaglia, prosegue l’abbandono di uffici in zone più periferiche. Un trend analizzato da Francesco Barbieri, head of transactions and special projects di Covivio, uno dei principali attori della trasformazione urbana di Milano che a livello europeo gestisce un patrimonio immobiliare dal valore di 26 miliardi di euro. Società che ha inaugurato, sulla terrazza del sito di “pro-working“ Wellio Duomo, nel centro di Milano, l’opera “Days“ commissionata all’artista Lorenza Longhi: un invito a "riflettere sui nuovi spazi del vivere contemporaneo", portando l’arte in un luogo di lavoro.

Barbieri, come si sta muovendo il mercato immobiliare milanese nel settore uffici?

“Da un lato, in generale, c’è una forte richiesta di uffici in locazione, soprattutto in zone centrali e ben collegate. Considerando gli uffici moderni, di grado A, in questo momento resta sfitto solo il 3-4%. Sulle vendite, invece, siamo in una fase di stallo a livello globale, dovuta anche all’aumento dei tassi di interesse in un panorama di prezzi in crescita. Le compravendite sono ferme, sulla locazione c’è fermento”.

A Milano avete lanciato la formula Wellio, co-working di alta qualità in zone centrali. Come ha risposto il mercato?

“Lo spazio Wellio Duomo è tutto occupato, quello in via Dante ha un tasso di occupazione del 98%. La formula sta funzionando e risponde al bisogno di spazi flessibili e “chiavi in mano”. Ci farebbe piacere, di fronte alla forte domanda, aprire un terzo spazio. Ma per ora procediamo un passo per volta”.

L’apertura della stazione della linea blu in San Babila farà salire le quotazioni della zona?

“Ci sono dinamiche interessanti, anche in corso Europa o in corso di Porta Vittoria, e lo sviluppo del sistema dei trasporti fa crescere le quotazioni di tutto il centro rilanciandolo come luogo per uffici. Le aziende, anche per la larga diffusione dello smart working, stanno cercando spazi più piccoli in zone centrali, che diventano una vetrina prestigiosa”.

Guardando alle aree periferiche, che fine faranno gli uffici con modelli più obsoleti?

“Il modello classico di grosso ufficio fuori dal centro e senza servizi attorno non ha più mercato. Queste aree costruite negli scorsi decenni andranno ripensate. Sono già in corso progetti, come ad esempio a Lorenteggio, per la trasformazione in edifici con la formula del social housing, che consente di evitare la creazione di nuove aree dismesse”.