Milano – Milano sempre più ricca, ma sempre più “over” e poco attrattiva per i giovani. Assolombarda lancia un’alleanza per invertire la rotta: "Dobbiamo risolvere i problemi della formazione, della casa e del lavoro", spiega il presidente Alessandro Spada. Ritratto in chiaroscuro per la capitale economica che dopo il Covid cresce più di tutte le altre città del mondo messe sotto la lente, ma che zoppica sul fronte dei nuovi talenti. Il quadro è tratteggiato dal rapporto "Tendenze e sfide della città nel contesto globale", pubblicato su www.yournextmilano.it. Un’analisi della competitività che fa anche il punto sulle prospettive economiche e del lavoro a confronto con altre aree urbane.
Rispetto al periodo pre-pandemico Milano con il +6% del Pil (ben oltre l’incremento dell’1% italiano) registra la performance migliore. Nella classifica precede Berlino (+5,8%), Amsterdam (+5,3%), New York (+4,1%), Chicago (+3,5%) e Monaco (+1,1%). Barcellona e Parigi, invece, non sono ancora tornate sui dati del 2019, distanti rispettivamente -1,3% e -0,9%. Anche il valore aggiunto è aumentato del 4,5% fra 2021 e 2022, meno, però, di Amsterdam (+8,4%), Barcellona (+5,5%) e Berlino (+4,9%), ma più di New York (+3,2%), Parigi (+2,6%) e Monaco (+2,1%).
A Milano il tasso di disoccupazione è il più basso, 5,4%, in calo di un punto negli ultimi 12 mesi, a Barcellona è il 9,7. È sul fronte demografico che sorgono problemi: il rialzo del 7,5% della popolazione dal 2011 non è dovuto al saldo naturale, differenza fra nascite e decessi, ma alla mobilità sia interna che dall’estero. Oggi la popolazione – 1 milione 354 mila residenti - è la più âgée di quella di tutte le città a confronto, gli over 65 sono il 24,4% del totale, e nel 2031, secondo l’Istat, sarà anche la meno giovane con l’11,5% degli abitanti fra gli 0 e 14 anni. Numeri confermati dalla percezione della città fotografata dall’indagine che ha studiato 719 territori. Milano si posiziona in alto come meta turistica e di eventi sportivi (13esima) e come luogo ideale per il business (22esima). Ma anche come ecosistema dell’innovazione (41esima), seppure al di sotto dei concorrenti. Scivola verso il basso invece per l’attrattività di talenti (56esima), per l’attenzione verso gli aspetti green e smart (83esima) e il fattore congestione e qualità della vita (268esima). "Milano è l’industria – sottolinea Spada -. Il suo dinamismo economico è il migliore se confrontato con le principali città del mondo. Fatica invece ad avvicinare i giovani, ecco perché chiediamo a Comune, Regione, terzo settore corpi intermedi di lavorare insieme a soluzione condivise".
Se vuoi iscriverti al canale WhatsApp de Il Giorno clicca qui.