Una settimana ad alto tasso "adrenalinico", per la community dei creativi che si ritrova sotto la Madonnina una volta all’anno. È tutto pronto per la 62ª edizione del Salone del Mobile che apre i battenti a Rho Fiera, da martedì 16 al 21 aprile. Si mettono a punto gli ultimi dettagli ma la macchina, super rodata, del Salone è pronta ad accogliere le novità che presenteranno le aziende del mobile, e in particolare, le biennali di Bagno e Cucina. Con 1.950 espositori da 35 Paesi su 174mila metri quadrati. E grandi festeggiamenti per i 25 anni del Salone Satellite, celebrati con un mostra in Triennale.
Molti dei visitatori attesi in città, a giudicare già dalle prenotazioni alberghiere per i primi due giorni della Fiera, sono statunitensi ma si spera su ulteriori qualificate presenze di designer e buyer da Giappone, India e Cina, nonostante per questi ultimi siano enormi le difficoltà per i visti. La presidente del Salone del Mobile Maria Porro, che ha voluto ricordare con un minuto di silenzio Italo Rota e Gaetano Pesce, entrambi recentemente scomparsi, ha rammentato che "è stato fatto un lavoro chirurgico in questi mesi, lavorando sugli Stati Uniti, per noi un mercato fondamentale. Ma anche su Germania e Francia". Aspettative quindi molto alte, con una percentuale di visitatori in crescita.
Di certo il Salone guarda alla generazione Zeta con attenzione e con una doppia mossa ha abbassato il prezzo del biglietto d’ingresso a 15 euro. Finora 4mila studenti l’hanno acquistato, potranno visitare la Fiera dal venerdì, tutti gli altri nel fine settimana. Tante le novità che riguardano l’allestimento, facilitato nel percorso, in modo da non stancare troppo i visitatori e dare alle aziende che fanno un investimento importante la giusta visibilità.
Sempre più poi il Salone è un ecosistema da studiare, per i suoi effetti socioeconomici sul territorio. Va in questa direzione la collaborazione con il Politecnico di Milano che diffonderà i risultati a settembre. Ma è anche cultura, non solo del progetto. Narrazione affidata al celebre regista dell’inconscio David Lynch che firma per il Salone un’installazione, due "stanze del pensiero" immaginate come porte simboliche da attraversare per immergersi nella manifestazione. Che non è solo business, ma anticipa le tendenze del design. Fuori dalla Fiera, in città spunta il nuovo avamposto: il Design Kiosk in piazza della Scala offrirà conversazioni con i protagonisti del design e dell’architettura, da Piero Lissoni a Stefano Boeri, Parasite2.0 e Luca Nichetto. Al taglio del nastro è atteso il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. La premier Meloni, presente l’anno scorso, non ci sarà per impegni a Bruxelles.
Quanto a Confindustria che ha espresso un nuovo presidente, Emanuele Orsini, "ci aspettiamo un supporto", ha aggiunto Maria Porro. "In Europa ci sono sfide grandissime sulle certificazioni, il panorama è complicato. In questo scenario internazionale un settore creativo e manifatturiero ha bisogno più che mai di una Confindustria all’altezza".