Milano, 8 aprile 2025 – Al via la 63esima edizione del Salone del Mobile, che animerà i padiglioni della Fiera di Milano Rho fino a domenica 13 aprile. Un’edizione che si apre con l'incognita dazi. Ma che accoglie una sfida: fare, di più e meglio per generare valore a servizio di una filiera strategica per il sistema produttivo italiano ed europeo. Quattro le leve: innovazione, ricerca, prodotto e mercato.
Al taglio del nastro erano presenti il ministro delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, il sindaco di Milano Giuseppe Sala, il governatore lombardo Attilio Fontana, il presidente del Consiglio regionale lombardo Federico Romani, la presidente del Salone del Mobile Maria Porro, il presidente di FederlegnoArredo Claudio Feltrin oltre all'ad di Fiera Milano Francesco Conci.

Dopo le giornate di allestimento che hanno coinvolto oltre 67.000 addetti, nei 169.000 mq di superficie espositiva di Fiera Milano sono presenti 2.103 espositori, da 37 Paesi con 168 brand per la prima volta al Salone e 91 quelli tornati. In crescita la percentuale di aziende estere (38%), con una prevalenza netta di aziende europee (73%). Dai primi dati di biglietteria, positivo il trend degli operatori a conferma del potere attrattivo della manifestazione, che nelle prime previsioni, vede gli operatori statunitensi tra i primi sei Paesi di provenienza, dopo Cina, Germania, Spagna, Brasile, Francia.
Porro: “La più autorevole piattaforma internazionale di business”
Per la presidente del Salone del Mobile Maria Porro, “in un quadro geopolitico sempre più complesso”, l'edizione 2025 del Salone del Mobile si conferma “la più autorevole piattaforma internazionale di business: un moltiplicatore, unico al mondo, di capitale relazionale”. In questo contesto “per incrementarne la forza attrattiva, negli ultimi dodici mesi abbiamo svolto 15 missioni all'estero, con il sostegno del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale e Agenzia ICE. Siamo stati in Europa, negli Stati Uniti, in India e in Cina, firmando a gennaio il primo Memorandum con l'Arabia Saudita, un passo importante nella collaborazione tra i due Paesi, per il settore arredo e design", ha aggiunto. Ora “è fondamentale trovare una via per preservare l'accesso delle nostre imprese al mercato statunitense, il primo mercato extra-Ue. Le aziende hanno bisogno nell’immediato di sostegno finanziario perché non è un bene di consumo ma un bene che si progetta oggi e si consegna in due anni. Quella in corso è una partita che l'Italia deve giocare al tavolo con l'Europa con una strategia negoziale che eviti l'escalation. Salone rappresenta già da ora - con il 73% degli espositori esteri provenienti da Paesi Europei - un atlante di una geografica economica integrata e interdipendente”.
Urso: “Simbolo della riscossa”
“Qui si manifesta a pieno la capacità del Sistema Italia e del Made in Italy di saper stare nel mondo”, ha detto il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, presente in rappresentanza del Presidente del Consiglio dei Ministri. E ha poi indicato le tre “parole chiave” ovvero 'identità', 'innovazione', 'internazionalizzazione' “che, ha detto, distinguono l'Italia nel mondo”. E questo è anche quello che “Milano con le 800 mila presenze attese dimostra”, ha sottolineato. Il ministro ha quindi aggiunto: “Il Salone è il simbolo della riscossa dell'Italia che non molla, consapevole della sua unicità e forza che anche i consumatori americani riconoscono. Nessuno vuole rinunciare alla qualità italiana e di certo non rinunceranno i consumatori americani - ha concluso -. Lo avete dimostrato con i dati del 2024 comunque difficile, in cui avete trovato nuovi mercati”.
Feltrin: “Momento fondamentale”
Per Feltrin, l'inaugurazione del Salone di oggi rappresenta, più che mai, “un momento fondamentale per il nostro settore” e per la filiera del legno-arredo che ha chiuso il 2024 a quasi 52 miliardi di euro (4,3% del manifatturiero) con un -2,9%, l'export ha sfiorato i 20 miliardi, oltre 64.000 le imprese (14,7% del manifatturiero) e circa 300mila gli addetti (7,8% del manifatturiero). Segnali positivi arrivano dalla produzione industriale del mese di gennaio che registra, rispetto allo stesso mese del 2024, un +7,8% per il mobile e un +7,9% per il legno, che la riporta ai livelli, più alti, del 2023. Anche le esportazioni del mobile, sempre a gennaio, tornano positive (+4%) con il recupero dei Paesi UE (+5,9%). Positivi anche Regno Unito (+8,1%) e Mercosur (+39,9%), mentre flettono USA (-2,7%) e Cina (-1,7%). “Diventa quasi superfluo dire che lo scenario positivo del mese di gennaio potrebbe restare un dato isolato in conseguenza del caos scatenato dall'annuncio di Trump sui dazi del 20% per tutti i prodotti europei, compresi i nostri”.
Sala: “Giorni difficili ma guardiamo avanti”
Questo Salone del Mobile “capita in giorni un po' delicati ma dobbiamo conservare la volontà di guardare avanti, delle nostre buone cose, il saper lavorare, la capacità di essere creativi e poi però cambiare. Dobbiamo essere molto attenti anche anche a non sottovalutare la forza che questo territorio ha”, ha affermato il sindaco Giuseppe Sala. Il primo cittadino ha ricordato anche i numeri della città con gli aeroporti di Linate e Malpensa “hanno registrato un +10%” di traffico. Quindi ha aggiunto “dobbiamo essere positivi”. Sala ha quindi ricordato “per storia familiare conosco bene questo settore. Oggi tra il dire e il fare dobbiamo privilegiare il fare” e “vedo gente sempre pronta a rivoltarsi le maniche”.
Fontana: “Bisogna essere ottimisti”
“Un evento eccezionale, che contribuisce a promuovere la competitività dell'intero Paese" e “pone Milano e la Lombardia al centro dell'attenzione mondiale”, ha poi sottolineato il presidente della Regione Lombardia, Attilio Fontana. “Il valore - ha continuato il governatore - risiede soprattutto nel saper fare lombardo, nel made in Italy, nella visione dei nostri giovani e nella concretezza e solidità dei nostri artigiani”. Il presidente ha poi ricordato alcuni numeri del Salone e della produzione del settore: “Oggi qui in questi 170 mila metri, tutti affittati, vediamo la rappresentazione di un prodotto di 17 miliardi, un terzo di tutta la produzione del comparto dell'arredo legno italiano”. Non solo una questione di numeri, ma anche di valori: “E’ sicuramente qualcosa di eccellente, ma è soprattutto l'eccellenza nella quale risiede la forza di questo comparto: la bellezza, la creatività, l'innovazione”. “Ed è quella forza - ha concluso Fontana - che induce a pensare di essere ottimisti, in questi momenti turbolenti e difficili, perché io credo che con questi valori potremo affrontare le difficoltà e trovare altri mercati che potranno soddisfare le necessità di questo comparto”.
Metsola: “Un’eccellenza europea”
Di “eccellenza” ne ha parlato anche Roberta Metsola, presidente del Parlamento europeo, nel suo intervento in videocollegamento. “Il Salone del Mobile di Milano - ha proseguito Metsola - è da oltre 60 anni una vetrina straordinaria per il saper fare, l'innovazione e la creatività delle nostre imprese e dei nostri artigiani, testimoniando il ruolo centrale dell'Europa nella competitività globale”. La presidente del Parlamento europeo ha poi parlato delle sfide del nostro tempo, ricordando la presenza dell'Europa a fianco delle imprese: “Viviamo in un contesto geopolitico complesso, in cui le sfide economiche e industriali richiedono una risposta forte e coesa. L'Europa è, e continuerà ad essere, dalla parte delle imprese, sostenendo la crescita, l'internazionalizzazione e la transizione ecologica. La sostenibilità - ha spiegato - non è solo un valore, ma un'opportunità per rafforzare il nostro vantaggio competitivo e in questo percorso nessuno deve essere lasciato indietro”. “"L'innovazione e la sostenibilità - ha concluso - sono le chiavi per affrontare le trasformazioni economiche e tecnologiche del nostro tempo. Il successo del Salone del Mobile ne è la dimostrazione”. Ha poi fatto l'augurio che sia un'”edizione ricca di opportunità e di successi”.