
Visitatori e operatori hanno affollato anche quest’anno il Salone del Mobile che ha coinciso con i giorni di massima tensione internazionale per i dazi pianificati dagli Stati Uniti
Milano – Cala il sipario sulla 63esima edizione del Salone del Mobile, che verrà ricordato come quello dei “dazi”, prima messi e poi sospesi. Ma che al netto di tutte le preoccupazioni che hanno segnato l’avvio, resta un punto fermo. Sono state 302.548 le presenze, dato in linea con la Biennale Euroluce 2023. “Paradossalmente, il fatto che siano stati annunciati prima dell’apertura della kermesse ci ha permesso di reagire, e questo è stato un bene”, dice Claudio Feltrin, presidente di FederlegnoArredi. “Il numero che troviamo molto interessante, è la percentuale degli operatori esteri, cioè il 68% che è un record. E i Paesi da cui provengono sono 151, gli Usa sono uno dei questi Paesi”, aggiunge Maria Porro, la presidente del Salone.
“Ecco perché l’investimento nel promuovere questo evento a livello globale, cercando di aprire nuove strade, è oggi più che mai una reazione ‘no panic’ che l’industria sta dando”, ha aggiunto in riferimento alla situazione internazionale. Primo Paese resta la Cina “con una leggera flessione sul 2023 che diventa netta rispetto alle presenze del 2024, segnale di un’economia che sta affrontando sfide strutturali interne ed esterne – ha proseguito –. Gli operatori europei hanno avuto una buona tenuta, è il primo mercato per l’arredo. Dopo la Germania, c’è Spagna e Polonia con un numero importante di operatori”.
Riflettori accesi su Emirati, Corea del Sud, Giappone. Nuove geografie.In video da Osaka il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani ha rimarcato, sui dazi, “niente panico”. E promesso “che voi imprenditori sarete seguiti con attenzione” e che il “comparto del Salone è di grande importanza per il Paese”. Ieri i visitatori hanno potuto ammirare per l’ultimo giorno le novità del settore arredo e dell’illuminazione. Famiglie a caccia del pezzo unico di design, professionisti in cerca di idee. Il mondo alla fine è venuto a Milano e le stime della Confcommercio dicono che la spesa dei visitatori stranieri è cresciuta del 5% rispetto al 2024. Appuntamento, quindi, dal 20 al 26 aprile 2026.