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Economia

Atm darà la scalata alla M4. Dal Comune via libera all’acquisto delle quote private

Operazione da 225 milioni di euro: così la società della metropolitana Blu diventerà del tutto pubblica. Bordate dall’opposizione

La fermata di San Babila della M4

Milano – Ora la scalata di Atm alla società M4 è realtà. L’operazione preannunciata a luglio si è concretizzata ieri. La Giunta comunale ha infatti approvato la delibera con la quale autorizza l’azienda dei trasporti ad acquisire le quote detenute dai privati nella società della Blu, che a questo punto diventa del tutto pubblica.

Si scrive "Atm" ma si legge "Comune di Milano": l’azienda è infatti controllata dall’amministrazione di Palazzo Marino, la stessa che ha scelto di intraprendere l’operazione innanzitutto per motivi economici. I dettagli saranno rivelati oggi nel corso della seduta congiunta delle commissioni consiliari Bilancio e Partecipate, ma il disegno non dovrebbe discostarsi da quanto anticipato nei mesi scorsi.

Il pacchetto azionario di M4 Spa vede primeggiare il Comune col 66,6% delle quote, quindi Hitachi Rail con l’11,3%, WeBuild e Partecipazioni Italia col 9,6% ciascuno e, infine, soci con quote marginali, tra i quali Sirti (0,3%), AnsaldoBreda (0,1%) e, ancor prima, proprio Atm con il 2,3%. Per effetto della delibera e dell’acquisizione delle partecipazioni dei privati, Atm arriverà a detenere oltre il 30% delle quote in una governance pubblica, duale e a specchio, nella quale convivranno controllante e controllata.

Un’operazione da 225 milioni di euro, senza gare perché chi è già nel board ha diritto di prelazione. Così il Comune potrà rinegoziare più agevolmente il piano di rientro dal debito in virtù di un rating superiore rispetto a quello degli (ex) soci privati. Sul tema ieri è intervenuto il sindaco Giuseppe Sala: "Il mio credo è che le reti devono essere pubbliche. La gestione può essere privata ma le reti è meglio siano pubbliche. E questo lo penso per tutte le reti, questa operazione va in quella direzione". Al sindaco non sono sfuggite le critiche dell’opposizione, in particolare quelle di Alessandro Verri, capogruppo della Lega: "Mentre Atm taglia le corse, peggiora la qualità del servizio e non garantisce la sicurezza dei suoi dipendenti e degli utenti, vengono spesi centinaia di milioni per acquistare quote di una società di cui si è già soci di maggioranza. Regalo ai privati". "All’opposizione – replica Sala – dico: se vi sta a cuore Atm chiedete al Governo di darci una mano perché i conti sono lì da vedere. Biglietti e abbonamenti coprono il 45% dei costi e il contributo del Governo va sempre più giù".