Arnaldo Liguori
Economia

Gli eredi Del Vecchio: la dinastia frammentata degli occhiali

Gli otto eredi del fondatore di Luxottica ora alla guida di un colosso da 39,6 miliardi complessivi

Leonardo Del Vecchio è morto il 27 giugno 2022

Quando Leonardo Del Vecchio si spense nel giugno 2022 all’età di 87 anni, lasciò ai suoi eredi non solo un patrimonio di 6,6 miliardi di euro ciascuno, ma l’eredità di uno degli imperi industriali più impressionanti della storia italiana. Nato in un orfanotrofio milanese e cresciuto nelle case popolari di Baggio, Del Vecchio aveva costruito dal nulla Luxottica, trasformandola da piccola officina aperta nel 1961 ad Agordo (Belluno) nel più grande produttore mondiale di occhiali, culminato nella fusione con la francese Essilor che ha creato un gigante da 80 miliardi di euro.

I suoi otto eredi – i figli Claudio, Marisa, Paola, Leonardo Maria, Luca e Clemente, la vedova Nicoletta Zampillo e Rocco Basilico (nato dal matrimonio tra Nicoletta e il primo marito Paolo Basilico) – si trovano ora a gestire una complessa rete di investimenti. La holding di famiglia Delfin controlla non solo il 32% di EssilorLuxottica, ma detiene partecipazioni significative in Mediobanca (19,4%), Generali (9,8%), Covivio e UniCredit.

La governance post-Leonardo ha richiesto un delicato equilibrio di poteri, con Francesco Milleri, manager di fiducia del fondatore, alla guida operativa di EssilorLuxottica. Mentre la sede legale del colosso italo-francese è a Parigi, Milano rimane il centro nevralgico degli interessi finanziari della famiglia, con particolare attenzione alle partecipazioni bancarie e assicurative. La sfida per gli eredi Del Vecchio è ora quella di preservare e far crescere un patrimonio costruito sulla visione di un uomo che aveva compreso, prima di tutti, come trasformare un accessorio funzionale in un prodotto di moda e lusso.

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