
Miuccia Prada e Patrizio Bertelli
C’è qualcosa di rivoluzionario nel modo in cui Miuccia Prada e suo marito Patrizio Bertelli hanno riscritto le regole del lusso mondiale. Con un patrimonio combinato di 6,6 miliardi di euro, la coppia rappresenta una delle più brillanti storie di successo dell’imprenditoria milanese. Lei, nipote del fondatore Mario Prada e dottorata in scienze politiche con un passato da militante comunista; lui, imprenditore toscano con un fiuto infallibile per gli affari: insieme hanno trasformato una piccola pelletteria di lusso fondata nel 1913 in Galleria Vittorio Emanuele II in un conglomerato globale.
La svolta creativa arrivò negli anni ‘80 quando Miuccia lanciò le iconiche borse in nylon, sfidando le convenzioni del lusso tradizionale. Questo spirito anticonformista si consolidò con il lancio di Miu Miu nel 1993, linea che incarnava uno spirito più giovane e sperimentale. Parallelamente, Bertelli orchestrava la strategia aziendale, acquisendo marchi storici come Church’s e Car Shoe e quotando il gruppo alla Borsa di Hong Kong nel 2011, seguita da quella di Milano.
Il gruppo Prada, che oggi comprende anche i marchi Miu Miu, Church’s e Pasticceria Marchesi, ha saputo navigare le acque turbolente della moda mantenendo intatta la propria identità. La sede milanese in via Bergamo e il complesso industriale di Valvigna in Toscana rappresentano i due poli di un’azienda che ha fatto dell’equilibrio tra creatività intellettuale e precisione manifatturiera il proprio marchio di fabbrica. Con oltre 23.000 dipendenti e una rete di oltre 600 negozi diretti, l’impero Prada-Bertelli continua a crescere, guidato ora anche dal figlio Lorenzo, garantendo a Milano un posto centrale nella geografia mondiale del lusso.