MATTEO CIANFLONE
Economia

TechChill Milano, start-up e finanziatori si incontrano all’Università Bocconi

Da lunedì 25 a mercoledì 27 settembre scatta la seconda edizione dell’evento dedicato alla tecnologia e all’innovazione. Annija Mezgaile, CEO dell’organizzazione promotrice svela obiettivi e prospettive della tre giorni

Annija Mezgaile, CEO di TechChill

Milano, 15 settembre 2023 – Da lunedì 25 a mercoledì 27, l’Università Bocconi accoglierà la seconda edizione di TechChill Milano, l’evento dedicato alla tecnologia e all’innovazione che quest’anno promette la partecipazione di oltre 200 startup.

Annija Mezgaile, l’amministratrice delegata (CEO) dell’organizzazione promotrice TechChill, ha accettato di parlare con «Il Giorno» per offrire maggiori dettagli riguardo la tre giorni.

Amministratrice Mezgaile, come è nata TechChill?

"TechChill è stata fondata più di dieci anni fa a Riga, in Lettonia, da un gruppo di imprenditori che lavorano nel campo dell’innovazione. Siamo direttamente correlati al primo spazio di coworking per startup della Lettonia, TechHub Riga. L’iniziativa di posizionare i Paesi baltici sulla mappa internazionale dell’ecosistema delle startup è nata proprio in occasione del compleanno di TechHub Riga: durante una conferenza tutti hanno notato il potenziale di TechChill, cioè un’opportunità per aiutare le startup a crescere invitando investitori provenienti da tutto il mondo. Oggi TechChill è conosciuta a livello internazionale e siamo onorati di incontrare gli stakeholder dell’ecosistema italiano delle startup con cui possiamo condividere la nostra vision e le best practice anche nei mercati del Sud Europa. Vista l’ottima accoglienza ricevuta lo scorso anno, abbiamo deciso di portare TechChill a Milano per la seconda volta”.

Quali sono i valori che ispirano l’organizzazione?

“Siamo soprattutto focalizzati sull’obiettivo e non è difficile trovare ispirazione: una mentalità imprenditoriale, idee commerciali innovative e storie di successo sono virali nel nostro team. È come un parco giochi dove è possibile sperimentare e per farlo l’ambiente deve essere sicuro e incoraggiante. TechChill è paragonabile a una startup: raccogliamo fondi, corriamo rischi e innoviamo per accrescere il nostro potenziale di volta in volta. Adattarsi alle circostanze fa parte delle nostre skill”.

Cosa si aspetta da questa seconda edizione di TechChill Milano?

"TechChill Milano ha come obiettivo principale di favorire networking, in particolare mettendo a disposizione dei fondatori di startup un luogo dove poter raccontare la propria idea di business e conoscere potenziali investitori. Anche quest’anno, non vediamo l’ora di riunire la community: ospiteremo più di 15 eventi collaterali, masterclass a partecipazione gratuita dedicate ai fondatori di startup, meetup e feste. Ci sarà la Startup pitch competition, la Fifty Founders Battle che è l’evento più seguito di TechChill Milano, in cui le 50 migliori startup avranno la possibilità di farsi conoscere. Quest’anno ha ricevuto oltre 316 candidature da più di 30 paesi in tutto il mondo. Saranno inoltre presenti sul palco della seconda edizione di TechChill Milano importanti fondatori di startup. Facciamo riferimento a realtà come “TrueLayer” il primo unicorno dell’open banking con sede nel Regno Unito e radici in Italia, “Wavepiston” che genera elettricità dalle onde del mare, “Energy Dome” che produce batterie per immagazzinare energia utilizzando la CO2. Senza dimenticare che approfondiremo diverse tematiche come gli investimenti nelle startup italiane, il futuro dell’Intelligenza Artificiale nel marketing, le risorse umane e la sicurezza dei dati”.

Perché avete scelto l’Italia per l’evento?

"L’Italia si è distinta per la presenza di molti settori industriali nel corso della storia. Qui il mercato dell’innovazione e delle nuove tecnologie è ancora in una fase emergente, e noi vediamo l’opportunità di colmare le lacune nella centralizzazione dell’ecosistema. In particolar modo, la community italiana, composta da persone molto motivate, ci ha suggerito di valutare la possibilità di portare TechChill in Italia e a noi piace accettare nuove sfide”.

Come avete scelto i partner privati con cui collaborare?

"Man mano che personalizziamo gli accordi di partnership, adattiamo il format di collaborazione con ciascun partner e attualmente l’evento sta beneficiando di approcci diversi. Naturalmente, di solito si tratta di aziende con cui condividiamo il pubblico di riferimento. Quest’anno saranno presenti molte realtà legate alle startup, sia locali che internazionali. Per i partner, TechChill è un’opportunità per fare networking, promuovere i propri prodotti o servizi e ottenere la giusta visibilità”.

Qual è il vostro modello di business? Come organizzazione no-profit, TechChill trattiene introiti dalla vendita di biglietti e dai finanziamenti privati?

"Il modello è trasparente: raccogliamo fondi per ogni evento. In quanto organizzazione indipendente, non affidiamo le nostre entrate ad un’unica fonte di reddito. Questo ci dà la libertà di fare delle scelte mettendo al primo posto il nostro pubblico. Inoltre, in Lettonia, lo Stato offre programmi di sostegno per le organizzazioni di startup perché il settore ha il potenziale per diventare una parte importante dell’economia. Infine, qualche volta partecipiamo a gare d’appalto relative a progetti della Commissione europea, valutando, caso per caso, se è utile per raggiungere i nostri obiettivi a lungo termine”.