ANDREA GIANNI
Economia

A Pasqua salasso su voli, alta velocità e alberghi. Auto? Ecco le strade da evitare

Le tratte più care? Tangenziali, A35 e Pedemontana. I prezzi degli hotel aumentano del 78% ma non frenano gli arrivi: "Numeri superiori al 2019"

Viaggiatori all'aeroporto di Milano Malpensa

La stangata di Pasqua colpisce i milanesi in partenza per il mare, la montagna o le città d’arte, con rincari che svuotano le casse delle famiglie. Aumenti che pesano soprattutto sulla voce trasporti e registrano in media, secondo l’osservatorio di Federconsumatori, un +90% sui voli rispetto a marzo e un +97% sui pullman.

Le strade più care

Per chi sceglie di spostarsi in auto le prospettive non sono migliori, visto che la benzina torna a sfondare i due euro al litro. E attorno a Milano si concentrano già le autostrade più care d’Italia. Un dato che emerge da un’indagine del blog Energia-Luce.it, che ha messo a confronto i pedaggi delle arterie italiane. La più costosa è l’A5 Torino-Monte Bianco, con un pedaggio di 3,45 euro ogni 10 chilometri percorsi. Seguono le tangenziali di Milano (2,54 euro) e l’A35 Brescia-Milano con 2,35 euro. Al quarto posto, con 2,10 euro ogni 10 km, la Pedemontana Lombarda.

Nella top ten compare un’altra autostrada lombarda, l’A4 Torino-Milano, in settima posizione. A partire da luglio 2022 le tariffe regolate dalla concessione hanno registrato un aumento medio dell’1.5%, per effetto dei rincari del costo dell’energia e delle materie prime, continuando a crescere nel 2023, come emerge dalla ricerca di Energia-Luce.

Apprezzate le lombarde

Ma le autostrade lombarde, oltre a essere quelle più costose, sono anche le più apprezzate dagli automobilisti. Da un sondaggio di Altroconsumo su 1700 persone emerge una classifica delle cinque migliori autostrade italiane. Al primo posto la Venezia-Belluno, al secondo la Brennero-Modena. Seguono le arterie lombarde Lainate-Chiasso, Milano-Venezia e Milano-Napoli. Le peggiori autostrade si concentrano, invece, tra Liguria e regioni del Sud Italia.

La condanna sui rincari

Spostarsi a Pasqua si traduce quindi in un salasso per le tasche dei milanesi. "I rincari colpiscono soprattutto il trasporto aereo – spiega Carmelo Benenti, presidente di Federconsumatori Milano –. Sono aumenti dei prezzi ingiustificati, visto che il costo dell’energia è sceso, il turismo sta riprendendo a pieno ritmo e le compagnie hanno approfittato della pandemia per tagliare pesantemente il personale, quindi con un risparmio dei costi. Si punta ai profitti e ai dividendi, svuotando le tasche dei viaggiatori che per ora, nonostante i rincari, non rinunciano alle vacanze".

Aumenta il prezzo dell’alta velocità

Aumenti più contenuti, invece, per il trasporto ferroviario: secondo l’osservatorio di Federconsumatori il rincaro pasquale si attesta sul 4%, salendo al 25% per l’alta velocità in partenza da Milano.

Alberghi? +78%

Un capitolo a parte si apre sulle strutture ricettive. Per quanto riguarda gli alberghi, un pernottamento in camera doppia nel weekend di Pasqua, per 2 persone, con colazione compresa, costa mediamente il 78% in più rispetto al weekend precedente. Rincari che non frenano il turismo in Lombardia: la Confcommercio parla di "previsioni di crescita superiori al 2019", stimando una spesa complessiva dei turisti italiani nella regione, durante il ponte pasquale, superiore a 200 milioni di euro.