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Milano: si rivedono i turisti cinesi. E sono soprattutto giovani

La spesa media ha quasi raggiunto i livelli pre-Covid. E le prospettive per il 2025 sono positive anche per il ritorno dei viaggi di gruppo

Un gruppo di turisti cinesi si fa un selfie in Piazza del Duomo: il numero di visitatori dal Paese del Sol Levante sta per tornare ai livelli pre-pandemia

Un gruppo di turisti cinesi si fa un selfie in Piazza del Duomo: il numero di visitatori dal Paese del Sol Levante sta per tornare ai livelli pre-pandemia

Milano, 27 gennaio 2025 – La spesa dei turisti cinesi non è ancora tornata ai livelli pre-Covid del 2019, ma il recupero è ormai sulla buona strada (58%) e le prospettive per il 2025 sono positive anche per il ritorno dei viaggi di gruppo in Italia e a Milano. Un report di Global Blue mostra che i cittadini cinesi stanno tornano in massa nel Bel Paese e una delle loro mete preferite è il capoluogo lombardo.

Non a caso la ricerca è stata illustrata proprio nella città della Madonnina durante il primo Forum China, organizzato da Global Blue insieme all’Italy China Council Foundation e ad Intarget, appuntamento al quale ha partecipato anche l’assessora comunale al Turismo Martina Riva.

Le spese

Secondo il report, la spesa Tax Free dei cinesi è tornata quella del 2019 a livello globale, grazie soprattutto al traino dell’Apac. L’Europa, infatti, è ancora lontana dal full recovery, con l’Italia che registra un tasso di recupero della spesa rispetto al 2019 pari al 58%. Ciononostante, tre indicatori rendono il nostro Paese una destinazione chiave per gli shopper cinesi.

Infatti, l’Italia è: il primo Paese in Europa per contribuzione totale della loro spesa (23%); il secondo per spesa media per shopper più alta (3.520 euro), dopo solo quella registrata in Svizzera; uno dei paesi con il recovery della capacità aerea più elevato (138% vs 85% a livello europeo). Per quanto riguarda il profilo del nuovo shopper cinese, Global Blue lo descrive come tendenzialmente giovane: due consumatori su tre sono Millennials o Gen Z, con quest’ultima generazione che registra un’accelerazione nel recovery della spesa rispetto al 2019 quattro volte superiore a quella degli altri segmenti anagrafici, arrivando al 241%. Inoltre, i top spender cinesi, pur rappresentando appena il 3% del totale, contribuiscono per il 35% della spesa cinese Tax Free in Italia.

Le prospettive

Sul fronte delle aspettative per il 2025, il ritorno degli shopper cinesi è destinato ad accelerare con l’aumento del traffico turistico. Rispetto al terzo trimestre 2024, a novembre i cinesi hanno manifestato un maggiore desiderio di viaggiare all’estero nei successivi tre mesi e di pernottare per più notti.

Non solo. Ci si attende anche un’accelerazione nel tasso di recovery dei passeggeri di almeno 18 punti percentuali, arrivando nel Q1 2025 ad eguagliare i livelli del 2019. Aspettative meno positive per il ritorno dei tour group, che attualmente registrano un recovery di circa il 45% rispetto al pre-pandemia, a causa di alcune limitazioni sui visti e agli alti costi da sostenere per il viaggio.

Una crescita nel recovery dei gruppi è attesa verso il secondo trimestre 2025 e la successiva stagione estiva, grazie ad una maggiore capacità operativa dei centri Visa, delle ambasciate e dei consolati, nonché ad una quota maggiore di pacchetti viaggio disponibili sul mercato.