Milano, 4 giugno 2024 – Nel 2023 in Italia si sono registrati 451 milioni di presenze turistiche. Una cifra record, pari al 9,5% in più rispetto all’anno precedente, certificata dall’Istat in un rapporto pubblicato proprio oggi. A sorridere, però, sono in particolare due regioni, Lazio e Lombardia, che sono quelle con il maggior incremento sul fronte turistico: rispettivamente 25,3+% e 16,8% in termini di variazioni rispetto al 2022. Seguono la Sicilia (+13,9%), la Campania (+13,3%) e la Valle d’Aosta (+11%). A spiegare in parte questi forti incrementi, c’è la ripresa dei flussi turistici nelle grandi città.
Per quanto riguarda il tipo di turismo, cresce quello extra alberghiero (in Lombardia +22,3% in Lombardia). Dopo l’intervallo pandemico e immediatamente post-pandemico, nel 2023 la componente estera della clientela turistica torna a essere prevalente rispetto a quella domestica: il 52,4% delle presenze negli esercizi ricettivi è rappresentata, infatti, da clienti non residenti in Italia. I turisti stranieri tornano, quindi, a superare quelli italiani, con un’incidenza addirittura superiore a quella registrata nel 2019 (la quota di presenze estere era pari al 50,5%). I territori in cui la clientela straniera è fortemente prevalente rispetto a quella italiana sono la provincia di Bolzano/Bozen (70,6%) e le regioni Veneto (69,3%), Lazio (64,2%) e Lombardia (62%).
Soddisfatta l’assessore al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, Barbara Mazzali. “Risultati che mi riempiono di orgoglio. Raccogliamo oggi i frutti del lavoro di squadra svolto dal marzo 2023 a oggi, alla guida di questo assessorato, in collaborazione con il Governo centrale, e in sinergia con le nostre Province, i nostri Comuni, albergatori e operatori turistici a ogni livello. I numeri confermano un’offerta di qualità riconosciuta alla Lombardia, oggi non solo locomotiva industriale, ma anche terra che contribuisce in maniera rilevante a uno dei settori più dinamici e performanti dell'economia italiana: il turismo”.
L’assessore ha quindi evidenziato che la Regione ha compreso la necessità di una programmazione turistica solida che facesse leva sui tanti ‘turismi’ delle nostre 12 province, sul valore dei dati, sull’importanza della destagionalizzazione, sulla riscoperta dei borghi e sulla valorizzazione del ‘turismo lento’ e di quello ‘esperienziale’. “Tutti – ha aggiunto – abbiamo lavorato allo stesso obiettivo: trattenere i turisti sul nostro territorio il più a lungo possibile, per portare indotto alle comunità locali”. Da qui la creazione dell’Osservatorio regionale sul Turismo e l’Attrattività, il Tavolo con le Università, il nostro nuovo brand unitario regionale, il ‘Lombardia Style’ e l’avvio dell’iter della Carta del Turista. Ma anche bandi per tenere alta l’asticella della qualità ricettiva lombarda e investimenti in attività di promozione all’estero, tracciando una strada tutt’oggi densa di progetti in cantiere per portare la Lombardia ancora più in alto".