Cesano Boscone (Milano) – Un fatturato di 32 milioni di euro, 70 dipendenti, 68 anni di storia e una produzione che, fra tortellini, ravioli, gnocchi e tagliatelle, contribuisce a far conoscere anche all’estero le specialità della tradizione emiliana. Questi i numeri della Zini, azienda alimentare con sede a Cesano Boscone, che nella mattinata di oggi, 29 ottobre, è stata visitata dal presidente di Assolombarda Alessandro Spada, insieme al direttore generale Alessandro Scarabelli.
La piazza sulla quale affacciano i 16mila metri quadrati che compongono il quartier generale dell’azienda è dedicata, non a caso, alla fondatrice del marchio, Euride Zini. Originaria di Reggio Emilia, è stata lei, nel 1956, a creare – prima a Milano e successivamente a Cesano - un piccolo pastificio specializzato nel confezionamento di pasta fresca. Da quel momento, un processo d’innovazione quotidiana ha portato l’azienda a diventare la prima al mondo a surgelare la pasta fresca, nel 1978, ponendosi come punto di riferimento in questo ambito. Un posizionamento di mercato ottenuto nel pieno rispetto della tradizione: le ricette sono quelle di una volta e agli ingredienti, naturali, non vengono aggiunti coloranti, né additivi. Ricerca e sviluppo sono due parole chiave per Zini, che oggi impiega il 12% del proprio personale nella divisione “Assicurazione qualità e R&S”, con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti e processi.
“Zini Prodotti Alimentari è un’azienda familiare che unisce tradizione e innovazione per rendere il prodotto finale sempre migliore e i processi più sostenibili – osserva il numero uno di Assolombarda -: basti pensare alle nuove linee di produzione aperte recentemente, alla factory kitchen dedicata allo sviluppo di ricette inedite e alle confezioni che da diversi anni sono 100% riciclabili e compostabili. Un cambiamento positivo che si riflette anche nella sostenibilità: l’azienda valorizza la comunità in cui opera attraverso il sostegno a enti e associazioni no profit, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa”. “Per Zini la responsabilità sociale non è solo un impegno verso la sostenibilità ambientale, ma anche un investimento per il benessere della comunità – aggiunge Maurizio Vezzani, Ceo della società e nipote della storica fondatrice -. La creazione di filiere a chilometro zero, come quella del grano Senatore Cappelli, rappresenta il nostro modo di sostenere la biodiversità locale e promuovere la qualità dei prodotti".
L’azienda esporta in 35 Paesi (tra i quali Cina e Australia), coprendo così il 60% del suo fatturato annuo. Nella sede di Cesano sono presenti un pastificio di 8mila metri quadrati, nuove aree di produzione, un settore dedicato alla ricerca e allo sviluppo, un laboratorio e una “factory kitchen” per l'ideazione di nuove ricette. I volumi della produzione si attestano sulle 16mila tonnellate all’anno; la vendita è rivolta a grossisti e fornitori di bar e ristoranti.