ALESSANDRA ZANARDI
Economia

Zini, la pasta di Milano esportata in tutto il mondo

L’azienda alimentare di Cesano Boscone ha ricevuto la visita del presidente di Assolombarda Alessandro Spada e del direttore generale Alessandro Scarabelli

Cesano Boscone, il presidente Assolombarda Spada in visita all'azienda pastificio Zini, nella foto con l'ad Maurizio Vezzani (foto Mds/Ansa)

Cesano Boscone, il presidente Assolombarda Spada in visita all'azienda pastificio Zini, nella foto con l'ad Maurizio Vezzani (foto Mds/Ansa)

Cesano Boscone (Milano) – Un fatturato di 32 milioni di euro, 70 dipendenti, 68 anni di storia e una produzione che, fra tortellini, ravioli, gnocchi e tagliatelle, contribuisce a far conoscere anche all’estero le specialità della tradizione emiliana. Questi i numeri della Zini, azienda alimentare con sede a Cesano Boscone, che nella mattinata di oggi, 29 ottobre, è stata visitata dal presidente di Assolombarda Alessandro Spada, insieme al direttore generale Alessandro Scarabelli.

La visita al pastificio Zini di Cesano Boscone del presidente Assolombarda Spada, nella foto con l'ad Maurizio Vezzani e a sinistra Alessandro Scarabelli direttore generale Assolombarda
La visita al pastificio Zini di Cesano Boscone del presidente Assolombarda Spada, nella foto con il proprietario Maurizio Vezzani e a sinistra Alessandro scarabelli direttore generale Assolombarda

La piazza sulla quale affacciano i 16mila metri quadrati che compongono il quartier generale dell’azienda è dedicata, non a caso, alla fondatrice del marchio, Euride Zini. Originaria di Reggio Emilia, è stata lei, nel 1956, a creare – prima a Milano e successivamente a Cesano - un piccolo pastificio specializzato nel confezionamento di pasta fresca. Da quel momento, un processo d’innovazione quotidiana ha portato l’azienda a diventare la prima al mondo a surgelare la pasta fresca, nel 1978, ponendosi come punto di riferimento in questo ambito. Un posizionamento di mercato ottenuto nel pieno rispetto della tradizione: le ricette sono quelle di una volta e agli ingredienti, naturali, non vengono aggiunti coloranti, né additivi. Ricerca e sviluppo sono due parole chiave per Zini, che oggi impiega il 12% del proprio personale nella divisione “Assicurazione qualità e R&S”, con l’obiettivo di sviluppare nuovi prodotti e processi.

La visita al pastificio Zini di Cesano Boscone del presidente Assolombarda Spada, nella foto con il proprietario Maurizio Vezzani e a sinistra Alessandro scarabelli direttore generale Assolombarda
La visita al pastificio Zini di Cesano Boscone del presidente Assolombarda Spada, nella foto con il proprietario Maurizio Vezzani e a sinistra Alessandro scarabelli direttore generale Assolombarda

“Zini Prodotti Alimentari è un’azienda familiare che unisce tradizione e innovazione per rendere il prodotto finale sempre migliore e i processi più sostenibili – osserva il numero uno di Assolombarda -: basti pensare alle nuove linee di produzione aperte recentemente, alla factory kitchen dedicata allo sviluppo di ricette inedite e alle confezioni che da diversi anni sono 100% riciclabili e compostabili. Un cambiamento positivo che si riflette anche nella sostenibilità: l’azienda valorizza la comunità in cui opera attraverso il sostegno a enti e associazioni no profit, in un’ottica di responsabilità sociale d’impresa”. “Per Zini la responsabilità sociale non è solo un impegno verso la sostenibilità ambientale, ma anche un investimento per il benessere della comunità – aggiunge Maurizio Vezzani, Ceo della società e nipote della storica fondatrice -. La creazione di filiere a chilometro zero, come quella del grano Senatore Cappelli, rappresenta il nostro modo di sostenere la biodiversità locale e promuovere la qualità dei prodotti".

All'interno dle pastificio Zini di Cesano Boscone (foto Mds/Ansa)
All'interno dle pastificio Zini di Cesano Boscone (foto Mdf/Ansa)

L’azienda esporta in 35 Paesi (tra i quali Cina e Australia), coprendo così il 60% del suo fatturato annuo. Nella sede di Cesano sono presenti un pastificio di 8mila metri quadrati, nuove aree di produzione, un settore dedicato alla ricerca e allo sviluppo, un laboratorio e una “factory kitchen” per l'ideazione di nuove ricette. I volumi della produzione si attestano sulle 16mila tonnellate all’anno; la vendita è rivolta a grossisti e fornitori di bar e ristoranti.