REDAZIONE MILANO

Fedez a Che tempo che fa: “La malattia non mi ha reso migliore ma ci sto lavorando”. E al governo: “Non tagliare bonus psicologo”

Il rapper milanese, ospite stasera di Fabio Fazio in una lunga intervista a cuore aperto ha parlato dei suoi problemi di salute, della telefonata con Vialli e dell’impegno della sua Fondazione per aiutare chi ha problemi di salute mentale

Fedez ospite di Che tempo che fa

Fedez ospite di Che tempo che fa

Una lunga intervista confessione quella con cui stasera Fedez ospite a Che tempo che fa, si è raccontato a Fabio Fazio, partendo dall’esperienza della malattia. Un lungo racconto, puntellato a tratti dalle lacrime, specie quando il rapper ha ricordato i recenti problemi di salute, la battaglia contro il tumore e la lunga telefonata con Vialli alla vigilia dell’intervento al pancreas. Il tutto pungolato dalle domande argute e mai banali di Fazio: “Vialli ha detto che l’esperienza della malattia lo ha migliorato come persona. E’ successo anche a te?”

"Dopo la malattia ho avuto altri problemi – risponde Fedez – non sono ancora migliorato come persona, ma ci sto lavorando. Quando ho scoperto di avere il tumore al pancreas  – aggiunge il rapper – ho cercato non solo medici ma esperienze umane con cui confrontarmi e l’unica intervista che ho trovato era quella di Vialli. Tramite amici in comune l’ho contattato e lui è rimasto a lungo a parlare con me al telefono senza conoscermi la sera prima di esser ricoverato. Questo la dice lunga su chi fosse Gianluca umanamente”. Fedez non riesce a trattenere le lacrime. “E’ incredibile – spiega a Fazio - come una persona che in quel momento viveva un suo dramma, sia riuscita a ritagliarsi del tempo per aiutare una persona che nemmeno conosceva. In quel momento mi ha aiutato”.

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"Dopo l'ultimo episodio la paura è tornata, non mi aspettavo di rischiare la vita di nuovo in così poco tempo" ha raccontato Fedez. "La malattia mi ha fatto capire l'importanza del tempo. E di quanto una ferita abbia bisogno del tempo per essere curata. E poi mi ha fatto capire tantissimo l'importanza della salute mentale e di quanto questo tema non sia circoscritto ad un piccolo circolino elitario, ma sia davvero un'emergenza concreta. Molte persone mi hanno accusato di essere un pornografo del dolore. Io non sono di questo avviso, poi ognuno ha la sua sensibilità. Io sono convinto che, nel momento in cui ho vissuto una problematica, per me riprendermi era una forma di distrazione. Ma poi soprattutto quel tipo di testimonianza, per chi sta affrontando qualcosa di simile, può essere qualcosa che ti svaga, con cui immedesimarsi, qualcosa che può essere d'aiuto, seppur minimo"

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Per stemperare la tensione Fazio gli chiede di Sanremo "No quest'anno non ci sarò, state tranquilli" scherza Fedez ricordando la recente burla di Fiorello. La controburla a Fiorello ha riguardato una conduzione a due: Fiorello al posto di Amadeus e Fedez sul palco. All'idea lanciata da Fazio ha risposto Fiorello via Whatsapp: “conosci la mia ansia, non lo farei”. Poi si torna alle tematiche più serie e Fedez parla di come gli sia venuta l’idea di raccontare i suoi problemi alla stampa. “Quando sono uscito dall’ospedale un’amica mi dice devi raccontare tua esperienza a un giornalista, ho fatto una intervista e lì ho iniziato a capire quanto il problema della salute mentale fosse una emergenza”. Il rapper poi elenca una serie di dati: l’Istat dice che due milioni di adolescenti soffrono di salute mentale, l’Iss dice che ci vorrebbe uno psicologo ogni mille abitanti e ancora, l’Aifa ha calcolato che tra i 20 farmaci più prescritti, 6 sono antidepressivi e ansiolitici.

“Questi dati ce li ha chi governa – sottolinea Fedez – stiamo parlando di una emergenza tangibile ma di cui non si parla. Nella nuova finanziaria il bonus psicologi per l'emergenza salute mentale dei giovani da 25 milioni di euro, sembra verrà tagliato a 5 milioni: a Meloni e al governo chiedo di non farlo, tagliare su un'emergenza sociale come questa vuol dire sputare in faccia alle famiglie che ne hanno bisogno", ha detto Fedez, annunciando al contempo l'impegno ad aprire un centro di assistenza gratuita alle migliaia di adolescenti che soffrono di salute mentale. Fedez ha ricordato i numeri di un problema dilagante e lui stesso ha ammesso di essere in sofferenza. “I giovani sono vittime di tutte le dipendenze possibili e di solitudine, nel 2024 saranno 100 anni dalla legge Basaglia, bisogna abbattere lo stigma sulla salute mentale, chi fa informazione ha il dovere di farlo”, ha concluso il rapper.