IVANO COSTA
Milano

Il nuovo stadio partito in fuorigioco

Ora c’è un’Olimpiade da organizzare che avrà per palcoscenico anche il “vecchio” San Siro

LETTERA:

NEL GIORNO in cui il fiato era sospeso per l’assegnazione delle Olimpiadi che vedevano Milano giocarci pesantemente la faccia, pure la questione dello stadio. Basta San Siro, Milan e Inter vogliono costruirne uno nuovo. Posso capire che un impianto moderno e con spazi utilizzati diversamente possa essere un investimento per le società, ma la decisione esplosa come un petardo in mezzo alla folla ha solo dato fastidio in una giornata in cui si decideva ben altro. Ci sarà tempo per affrontare il tema. Prima le Olimpiadi. Saverio P., Milano

RISPOSTA: 

SULL’ONDA dell’entusiasmo la carne al fuoco è parsa troppa. Ok la candidatura alle Olimpiadi, ma pure lo stadio di Milano... S’è rischiato di andare in confusione. Per le Olimpiadi è stato un trionfo e da oggi si può iniziare a lavorare, per lo stadio ci vorrà più allenamento. Milan e Inter hanno trovato l’accordo, pronte a costruire un impianto nuovo. Cadrà il vecchio San Siro e quello che sorgerà a ridosso finirà con l’essere intitolato al main sponsor dell’operazione, Meazza tornerà nelle pagine di storia del calcio, non che il suo nome fosse poi così associato allo stadio a lui intitolato perché per tutti era sempre e comunque San Siro. Tempo per abituarsi all’idea c’è, sui tempi sarà comunque il Comune ad avere l’ultima parola. Ora c’è un’Olimpiade da organizzare che avrà per palcoscenico anche il “vecchio” San Siro. Poi si potrà aprire una nuova pagina del calcio moderno dove il portafoglio ha più peso del cuore. ivano.costa@ilgiorno.net