REDAZIONE MILANO

Lucky Blue, a Milano ragazzine in delirio per il modello biondo di 17 anni

Ressa fuori dalla sfilata di Etro per il giovane di Los Angeles. Oggi si chiude con Giorgio Armani ed Ermanno Scevrino di Eva Desiderio

Il modello Lucky Blue (Twitter)

Milano, 23 giugno 2015 - Biondo, biondissimo; bello, bellissimo. È Lucky Blue, modello di soli 17 anni che sta facendo battere i cuori di centinaia di ragazzine milanesi che ieri sotto un sole cocente sono state due ore e più davanti alle uscite del backstage della sfilata di Etro per cercare di vederlo. Ed è stato un delirio di urletti di richiamo per il giovane di Los Angeles, figlio di una famiglia di mormoni, che suona la batteria nel complessino con le sorelle e che ha già su Istagram oltre un milione di follower. Chissà cosa succederà dopo questa sua partecipazione ai defilè di Milano Moda Uomo, dove fin da sabato sera all’evento rombante di Philip Plein è stato una star. L’apoteosi ieri da Etro, con una ressa alle uscite che non si vedeva a Milano da anni. Tanto valgono il richiamo e il fascino che corrono sulla rete. Ora per Lucky Blue, che ha due occhi grandi a azzurri come il cielo, e che ieri ha sfilato con un completo di seta rosa cipria molto bello e quasi sontuoso per la sua giovane età, si stanno per aprire le porte del cinema. Tra pochi giorni tornerà a casa a Los Angeles per iniziare le riprese di un film che lo vede protagonista e che si intitola “«Indie, love everlasting».

Bella giornata anche ieri con tanta musica anche da Antonio Marras che ha ingaggiato una band di batteria, contrabbasso, sax e clarinetto coi musicisti in barca nella sede di un ex panificio di via Bergognone: idea simpatica che ha accompagnato una bella collezione dedicata al mare e ai marinari. Ma il vero show è stato da Gucci, per il primo vero defilè maschile disegnato da Alessandro Michele, il nuovo e decisissimo direttore creativo della maison fiorentina in mano al gruppo Kering che, spiazzando il mondo del fashion, ha abbandonato lo spazio storico di piazza Oberdan, tutto moquette e lussuosità, per andare a sfilare nello scalo merci ex Dogana abbandonato di via Valtellina, in un antro indutriale disadorno e lacero. Perché, si sa, alla moda piacciono molto i contrasti. Bello lo spettacolo in passerella con gli efebici modelli di Gucci tra gorgere e volant, completi beat tutti ricamati e occhiali da secchioni modaioli. E altrettanto bello quello fuori tra i binari arrugginiti con i paparazzi a caccia di ospiti vip, blogger scatenati e in cerca di gloria, ragazze poco vestite in pose da equilibriste per mostrare il meglio di sé. È la moda, bellezza! Oggi si chiude con Giorgio Armani ed Ermanno Scervino e due sfilate di brand cinesi che sono voluti venire a Milano per cercare fama e gloria. A testimonianza della valenza internazionale della città e del traino pazzesco della sua moda. 

di Eva Desiderio