
Galliani, con Inzaghi torneremo in alto
Milano, 11 luglio 2014 - Milan, presentati dall'amministratore delegato Adriano Galliani i primi acquisti della stagione: Alex, Jeremy Menez (svincolati da Psg), Michael Agazzi (svincolato dal Chievo) e Michelangelo Albertazzi (riscattato dal Verona). Adriano Galliani: "Alex è un giocatore molto importante con una carriera molto importante. Lo seguivamo da tanti anni, lo abbiamo affrontato nel 2005 con la maglia del PSV, abbiamo cercato di acquisirlo prima che andasse al Chelsea, è sempre stato in grandi club. Siamo riusciti a portarlo al Milan battendo una nutrita concorrenza, anche il PSG lo voleva tenere. Ha giocato nella Nazionale brasiliana, abbiamo messo centimetri e chili nella nostra difesa. E' forte anche di testa. Credo che abbiamo fatto un colpo importante. Rami? Il presidente del Valencia mi ha detto che sarebbe andato in sede a firmare". Alex: "Non avevo mai visto una tifoseria così appassionata, ho giocato da tante parti ma non ho mai visto una passione così grande. Tutti hanno sempre parlato bene del Milan. Col mio lavoro in campo, lavorando tutti insieme con impegno, possiamo fare una bella stagione. Il Milan è sempre stato in Champions tranne questa stagione. Tutti ne parlano bene, io ho sempre desiderato indossare questa maglia. Anche in Brasile si parla del Milan come un club eccellente e anche per questo mi fa piacere essere qui. Mi sembra che mancasse un po' di esperienza alla Nazionale brasiliana. E' mancato molto in difesa Thiago Silva. Si sa che la Germania gioca all'attacco. Al secondo gol avrei chiamato i compagni per mettersi dietro per cercare di arrivare alla fine del secondo tempo e poi provare la rimonta. Io e Inzaghi abbiamo giocato contro, era un giocatore molto rapido e pericoloso che si muoveva molto. Ora lo avrò come allenatore, spero di costruire un buon rapporto con lui e di portare in campo quello che mi insegnerà con la sua esperienza. Carlo Ancelotti per me è sempre stato come un padre, mi ha dato sempre un grande sostegno e il suo contributo me l'ha dato anche al Psg. Sono sicuro che mister Inzaghi e mister Ancelotti si siano parlati, ed è anche per questo che sono qui.La trattiva con il Milan è stata lunga, Thiago mi ha sempre parlato bene del Milan, mi ha invogliato molto a indossare questa maglia, mi ha parlato bene della società e della squadra, lui è mio amico sia dentro che fuori dal campo e se sono qui è anche grazie al suo sostegno. Sicuro la sento la responsabilità per l'affetto dimostrato dai tifosi ieri al nostro arrivo ne questo avrà una ricaduta sul lavoro che faremo. I tifosi fanno la loro parte, credo sia un bene che dimentichino la scorsa stagione e che affrontino con grinta la prossima. Anch'io avevo i brividi quando siamo arrivati, non è una cosa che capita spesso vedere tutta questa passione e questo affetto. Sono certo di poter dare un contributo all’allenatore e alla squadra in campo. Affronto questo lavoro con molta responsabilità. Chi ha tanti anni alle spalle in grandi squadre deve fare un gran lavoro per la squadra, deve mettere a disposizione la propria esperienza. Con un gran lavoro potremo lottare anche per lo Scudetto. Il 33 è un buon numero, lo avevo al Chelsea e lo portava Thiago, per me sarebbe un onore vestire quel numero ma è la prima volta che affronto questo argomento qua. Non è da Milan prendere così tanti gol di testa. Stiamo già lavorando tatticamente per evitare di prendere questi gol. Ci applicheremo perché una squadra che vuole vincere non può prendere tanti gol di testa". Adriano Galliani: "Ora i due nuovi arrivi italiani, Michael Agazzi e Michelangelo Albertazzi. Agazzi grande esperienza al Cagliari e negli ultimi mesi al Chievo, è un portiere che ci è sempre piaciuto e arriva con la benedizione del suo amico Abbiati. Vi posso assicurare che non ci saranno contrasti di sorta tra Abbiati e Michael e neanche con Gabriel che sono i nostri 3 portieri. Albertazzi è con noi da tanto tempo, lo avevamo preso dal Bologna da ragazzino perché era una promessa, ha giocato al Verona 2 anni in Serie B e quest’anno ha fatto 15 partite in Serie A. L’ultima busta della mia vita è stata proprio quella di Albertazzi, sul quale c’era l’interesse anche del Verona. È un difensore duttile, può giocare sia al centro che a sinistra". Michael Agazzi: "Io sono venuto al Milan per cercare con la mia umiltà e determinazione di farmi trovare pronto quando sarò chiamato in causa, cercherò di fare il massimo per migliorarmi e darò tutto me stesso. Da quando ero piccolo avevo come allenatore Biffi che mi faceva vedere le grandi parate di Abbiati, da lì ho sempre pensato che Abbiati fosse il portiere modello da seguire". Michelangelo Albertazzi: "Per me è un onore essere tornato qui, darò tutto me stesso per migliorare. Ho fatto esperienze importanti sia a livello di vita che calcistiche e essere arrivato qui, in un grande club, mi farà crescere ancora di più. Tutti qui sono grandi campioni. Ogni giorno darò tutto me stesso per farmi trovare pronto. La concorrenza è normale e giusto che ci sia, ho tanto da imparare dai miei compagni e anche da mister Inzaghi". Michael Agazzi: "Mi preme ringraziare il presidente Campedelli che mi ha dato questa opportunità. Sono partito dalla C1, adesso sono qua per mettercela tutta per starci. Io penso che ogni giorno posso migliorare, se vedo Abbiati e Gabriel che hanno qualcosa in più di me, devo essere una spugna e assorbire ciò che mi serve per colmare le mie lacune. Ben venga la concorrenza perché ti dà modo di dare il massimo e di crescere. Ora non penso alla Nazionale ma a step by step, ora penso al Milan e fare bene qui". Michelangelo Albertazzi: "Spero di essere tornato nel momento giusto, l’esperienza che ho fatto in giro in Serie B e in Serie A mi ha fatto crescere e mi ha fatto diventare più sicuro. Adesso voglio giocarmela con tutte le mie qualità per convincere la società e lo staff". Michael Agazzi: "Ogni giocatore ha il suo percorso, c’è chi è baciato dal talento e chi invece è un lavoratore come me. Ogni giorno ho dovuto lavorare per crescere, Landucci e Allegri mi hanno voluto a Cagliari e con loro sono cresciuto molto. A Cagliari è stata una stagione particolare, 4 anni dopo ho vissuto sulla mia pelle quella situazione. Il presidente Cellino mi ha dato sempre più di quello che mi hanno tolto". Adriano Galliani: "I dirigenti dell’Atalanta lo chiamano e lui lavorava in un cantiere edile, è uscito dal cantiere ed è andato in porta all’Atalanta. Ha tante possibilità, poi la sua formazione bergamasca lo ha sicuramente temprato. Quando si lavorava si capisce il privilegio di giocare a calcio e Michael lo ha capito bene". Michelangelo Albertazzi: "Ognuno ha una propria storia, un proprio percorso, il mio sta procedendo bene, sono orgogliosissimo di essere tornato qui e voglio che il mio percorso proceda. Va bene giocare centrale ma anche terzino sinistro va benissimo". Michael Agazzi: "Sicuramente Inzaghi è un allenatore molto preparato e già lo ha dimostrato a tutta la rosa, è determinato e voglioso di riportare il Milan in alto. Mi ha fatto un'ottima impressione". Michelangelo Albertazzi:"Già in questi due giorni ha dimostrato entusiasmo di fare gioire tifosi e società e mette tutto questo in campo e negli allenamenti. Spero proprio di sì, che sia il ritorno definitivo. Sicuramente l'esperienza tra serie B e serie A mi ha fatto crescere e mi ha reso più sicuro. Ora voglio giocarmi tutte le qualità per convincere Pippo e la società". Adriano Galliani: "Jeremy Menez altra storia importante, dopo il suo show Monaco, Roma, PSG. Giocatore di grande talento e fantasia che deve fare di più di quello che ha fatto, perché secondo me ha un talento assoluto. Noi lo abbiamo seguito per molto tempo. Noi siamo convinti di aver messo un pezzo importante nel nostro attacco". Jeremy Menez: "Per me è stato un momento molto importante venire al Milan. Per me la fiducia è essenziale e l’ho sentita subito venendo qui. Spero di ritrovare un grande Milan, abbiamo tutte le qualità per esserlo, partendo dal nuovo allenatore che ha una grande voglia di fare, non saremo in Champions ma possiamo vincere il Campionato, nel calcio non si sa mai".
Adriano Galliani: "Abbiamo almeno sei difensori centrali, in difesa siamo in dieci, non ci saranno nuoci arrivi, vedremo se ci saranno delle partenze. Gli esterni d'attacco sono molti, siamo coperti perchè abbiamo cinque esterni per due ruoli. Matri è ufficialmente del Genoa. Petagna ha diverse richieste. Le prime punte sono Balotelli e Pazzini. In questo momento abbiamo sette attaccanti, se per caso dovesse partire qualcuno potrebbe arrivare qualcuno". Jeremy Menez: "Quando sono arrivato al PSG, la prima stagione è stata eccellente, c’era Ancelotti che è stato come un padre per me. Poi è arrivato Blanc che ha fatto delle scelte, non sentire la fiducia non è stato facile, per me questo è un aspetto molto importante per fare bene in campo. È vero che con Ancelotti ho giocato più come attaccante centrale ma sono pronto ad adattarmi alle scelte del mister. San siro è un grande stadio con una grande atmosfera, sono pronto a rientrare a San Siro con il Milan e spero di sentire il calore dei tifosi. Quando ho giocato con la Roma ero più giovane di ora, da giovani si fanno degli errorri. Sono migliorato e cambiato, penso lo avete visto al Psg e darò il massimo sul campo per dimostrare a tutti voi che sono migliorato e maturato. Il talento bisogna lavoraarlo, rientro dopo due anni in Italia e spero di dimostrare questo mio talento e donare divertimento e piacere ai tifosi perché penso che il calcio sia principalmente questo. Scelgo la maglia 87, è la mia data di nascita. Alla Roma mi sono trovato benissimo, sono stati 3 anni molto belli. Ora sono cambiate le cose, quando avevo giocato per la Roma ero molto giovane e credo di aver dato il massimo, ora però sono al Milan e penso a dare tutto per questi colori. Sono contento di essere qua". Adriano Galliani: "Io amo molto il basket, tutto il basket mondiale ha un sacco di giocatori free agent e le società devono essere brave a scovarli. Un giocatore quando finisce un contratto è libero di andare dove vuole. Io preferisco questo termine a parametri zero. Credo che chiamarli così sia un modo vecchio di vedere il calcio, quando un giocatore termina il contratto è libero di accasarsi altrove. Io penso che i contratti dei giocatori diventeranno sempre più corti e quindi ci saranno più giocatori liberi di cercare un'altra squadra". Jeremy Menez: "Il Milan è un grande club, quando Inzaghi è venuto ad Ibiza abbiamo parlato molto. Penso di potermi adattare in molti ruoli e quindi sarà il mister dove schierarmi, per ora lavoriamo molto bene, con i compagni, con il sorriso in una bella atmosfera che spero continui. È stata molto importante la fiducia che ho sentito da parte di mister Inzaghi".