
Michele Bravi (Foto Clara Parmigiani)
Milano, 28 gennaio 2021 - "Voglio sperare di riuscre a rompere il fuso orario e la distanza geografica con questo disco. Vorrei riportarmi "a sette passi di distanza" dalla persona che è stata con me durante tutto il mio percorso nel buio. Con questa persona ho imparato l'importanza di amare".
E' un Michele Bravi che si mette a nudo, quello che parla finalmente con libertà della propria vita. E che mostra la propria anima. "Quando parlavo della mia sessualità non ero mai reticente - racconta -, ma volevo dimostrare la parità nel non dire. Perché comunque siamo tutti uguali. Però il pensiero di non doversi esporre è un'utopia. C'è ancora tanto da condividere". Prima il silenzio, il non detto. Poi la condivisione: "Quando ho vissuto il mio dolore, ho riscoperto la forza della comunirà lgbtq+ e per questo motivo ho ribaltato la posizione che ho avuto per anni. Chi ama deve poter condividere la forza propulsiva dell'amore". Ed ecco l'invito che non ti aspetti: "Chi ha il coraggio si esponga, chi ancora non si sente pronto sia protetto. Quando ho dato il mio primo bacio, più che godermi il momento e la sensazione stavo pensando "forse sto facendo una cosa sbagliata". E questo è un paradosso". Infine l'ammissione: "In "Mantieni il bacio", quel bacio l'ho dedicato a un ragazzo".