REDAZIONE MILANO

Non solo rap, Moreno conquista Milano anche con i videogiochi

In occasione del lancio di "Just Dance 2015" l'mc genovese si è esibito in uno show live dalla Mondadori Multicenter di piazza Duomo a Milano. Fan in delirio, rigorosamente a rimo di musica

Il rapper Moreno

Milano, 7 novembre 2014 - Non solo rap. Da freestyler combattente nella gabbia di Spit a coach nella scuola di Amici di Maria De Filippi, ora Moreno approda al mondo virtuale dei videogiochi. In occasione del lancio di "Just Dance 2015", il nuovo capitolo del party game più ballato al mondo, l'mc genovese si è esibito in uno show live (accompagnato da Dj Double S) dalla Mondadori Multicenter di piazza Duomo a Milano. Fan in delirio, rigorosamente a rimo di musica.

Che rapporto hai con i videogiochi? "Mi piace molto giocare con i videogiochi, in particolare a quelli di calcio, sono un patito di videogames. Devo dire però che Just Dance 2015 mi ha proprio colpito per il fatto che non devi essere un vero ballerino per doverci giocare, tutti possono farlo".   

Fan di Moreno in piazza Duomo a Milano

Dopo Fedez (testimonial dello scorso anno), Just Dance si conferma particolarmente sensibile alla realtà hip hop. Cosa pensi dell'attuale scena rap? "Sono felice che la contaminazione del rap italiano continui a essere portata avanti, sviluppatasi anche nel campo dei videogiochi. L’anno scorso c’era un mio collega, quest’anno sono molto felice di essere qui a parlarne personalmente. Speriamo che la scena rap continui a riempire le piazze, le discoteche, le tv e, come in questa occasione, i videogiochi. Tutto questo contribuisce a dare un posto ben definito al rap nel panorama musicale italiano". 

Nel tuo ultimo album "Incredibile" non mancano le collaborazioni con grandi artisti "esterni" alla scena. Com'è stato lavorare con loro? "E’ stato molto emozionante lavorare a queste collaborazioni. Per questo album ho collaborato inoltre con grandi esponenti del mio mondo, come J-Ax e Gue Pequeno. L’anno scorso invece è avvenuto con Fabri Fibra e Clementino. Quest’anno invece ho provato ad essere più camaleontico  nel lanciarmi in collaborazioni un po’ diverse come con Fiorella Mannoia, Alex Britti, Annalisa Scarrone, Antonio Maggio che sono cantanti più tradizionali, ma mi è piaciuto molto questo connubio, anche perché mi sono potuto mettere in gioco un’altra volta".

Fan per Moreno a Milano

Da concorrente (e vincitore) di Amici a direttore artistico della squadra Bianca. Cos'hai provato nel passare "dall'altra parte"? "Ho avuto una crescita artistica nel giro di soltanto un anno, quindi ho dovuto anche farmi trovare pronto e allo stesso tempo far capire alla gente che non facevo il coach soltanto perché avevo vinto Amici, tenendo conto che di fronte avevo un vero maestro come Miguel Bosé. Ho cercato di trasmettere ai ragazzi che ho seguito la determinazione e la grinta che ho avuto io da concorrente per arrivare fino alla finale. Nonostante possa aver giocato le mie carte bene o male, avendo vinto con Deborah e Vincenzo per la squadra bianca, è stata una grande soddisfazione che mi ha portato ad essere soddisfatto anche dal ruolo di coach".  

Che effetto fa esibirsi live a Milano? Che rapporto hai con questa città?
"Fa molto effetto esibirsi in questa città. Soprattutto se ti trovi a pochi passi dal Duomo, in una location bellissima con persone che da diverse ore attendevano l’inizio della live exhibition. In molti si sono anche avvicinati per la semplice curiosità di capire cosa stava succedendo con la musica accesa e i cartelloni di Just Dance. E’ stato davvero bello, anche perché ho visto Milano come la città del lavoro, la “Grande Mela” italiana, fa sempre un super effetto esibirsi qui".

Fra.Ne.