ANDREA SPINELLI
Milano

I Negramaro: "Noi, sul palco con le canzoni come sono nate"

La band in tour nei teatri, partenza dagli Arcimboldi: "Non ce la facciamo più a stare senza live. E accadranno delle cose"

I Negramaro

Milano - Notti senza armatura. Sono canzoni sfrondate di ogni sovrastruttura e indossate "come fossero pelle" quelle che i Negramaro intendono chiamare a raccolta nel loro Unplugged European Tour, al via il 30 settembre dagli Arcimboldi di Milano.

Facendo professione di realismo, dopo le docce fredde a cui li ha costretti la pandemia affossando prima il tour negli stadi e poi quello nei palazzi dello sport, Giuliano Sangiorgi & Co. varano alla Bicocca un cammino nei teatri atteso pure al Creberg di Bergamo il 10 ottobre, al Gran Morato di Brescia il 13 e al Grana Padano di Mantova il 5 novembre, caratterizzato da una corposa appendice europea in Inghilterra, Francia, Olanda, Belgio, Germania, Svizzera, Lussemburgo e Spagna. Ventiquattro spettacoli solo per cominciare, visto che la distanza in calendario tra una data e l’altra (l’agenda estera è più serrata) indica la volontà di concedersi diverse repliche. "La pazienza è (quasi) finita, non ce la facciamo più a starcene lontani dal live", sbotta Sangiorgi. "Siamo una band ‘terrona’ che ha cominciato sui palchi e non vede l’ora di tornarci. Siccome, però, avevamo già previsto di allungare ai teatri la coda dei concerti negli stadi e nei palasport, non abbiamo fatto altro che anticipare i tempi".

Per voi si tratta di un ritorno. "Sì, perché già nel 2008, ai tempi dell’album ‘La finestra’, fummo protagonisti di un incredibile serie di esibizioni acustiche che negli anni ci siamo detti più volte di voler replicare. Farlo ora, con dieci album sulle spalle e molte più hit di allora, rende tutto più esaltante". Cosa apporta la veste minimale? "Riporteremo le canzoni al momento in cui sono nate, come corpi nudi, una nudità così luminosa che non vedi l’ora di esserne parte per vivere quell’emozione". L’essenziale innanzitutto. "In ogni canzone si nasconde una storia che l’esecuzione in forma embrionale finirà col risvegliare. ‘Mentre tutto scorre’ nata su un tram di Milano, il 16, dove mi misi d’improvviso a cantare la linea melodica che avevo in testa mentre i compagni, attoniti, mi guardavano come se fossi pazzo". Nel 2023 cade il ventennale del vostro primo album. "Questo giro in Europa sarà come un ‘warm up’ per tante altre cose che arriveranno nei prossimi mesi, ho scritto molte canzoni in questi due anni e accadranno delle cose". La pubblicazione di “Contatto”, nell’autunno del 2020, è stata una “chiamata alle arti”? "Siamo molto fieri di noi. Durante la pandemia c’è chi ha tenuto il disco pronto nel cassetto nell’attesa di tempi migliori, mentre i Negramaro non si sono fermati e con ‘Contatto’ hanno deciso di esserci comunque, perché è nei momenti difficili che l’arte deve svolgere la sua funzione. Sotto questo profilo una ‘chiamata alle arti’ è stato pure l’ultimo Festival di Sanremo, in cui tutti i protagonisti hanno dato quel che potevano contribuendo a sollevare gli animi".