MARION GUGLIELMETTI
Milano

Milano, un Angelo è il papà del vero panettone/ FOTO

"Qui il dolce tipico meneghino non manca mai, lo sforniamo tutti i giorni, tutto l'anno", racconta il titolare della pasticceria San Gregorio. Non solo per cittadini e turisti, c'è chi lo richiede anche a New York

Angelo Bernasconi, titolare della pasticceria San Gregorio

Milano, 17 dicembre 2016 - Un Natale da record, a partire dal panettone di 150 chili, roba da guinness dei primati. A far compagnia al colosso, anche altri fratellini da 80 e da 50 chili. E poi, naturalmente, ci sono quelli tradizionali, ma in tante versioni per soddisfare tutti i palati, dal classico a quello all'ananas, fino all'irresistibile ai tre cioccolati e a quelli senza glutine o vegani. La pasticceria San Gregorio è il tempio del dolce tipico di Milano. "Qui il panettone non manca mai, lo sforniamo tutti i giorni, tutto l'anno", racconta il titolare Angelo Bernasconi. Sì, perché in via San Gregorio 1, laterale di Corso Buenos Aires,  anche in piena estate il panettone è fresco di giornata. "È un'alternativa alla brioche del mattino per accompagnare il caffè - sottolinea con il vanto di chi sa di essere un paladino delle buone tradizioni - e siamo sempre pronti a servirne una fetta ben calda".

Angelo Bernasconi nel laboratorio con i panettoni
Angelo Bernasconi nel laboratorio con i panettoni

DAGLI ESORDI AL PRESENTE - Inizialmente San Gregorio era solo una pasticceria di 60 metri quadrati, oggi sono dieci volte tanto. Perché oltre al piano terra, dove si entra e ci sono tavolini e il banco bar, c'è un piano sotterraneo con una sala molto spaziosa dove si possono organizzare eventi e feste di ogni tipo, dalle 5 alle 22. "Quando al mio vecchio socio è subentrato quello nuovo, abbiamo aperto il bar: da noi si può fare colazione, pranzare, cenare e naturalmente proponiamo un ricco aperitivo", spiega Angelo. E aggiunge: "Ho oltre quindici dipendenti che si alternano nelle varie mansioni e orari di lavoro". Ma alla San Gregorio, seppure si sfornino soprattutto dolci della tradizione milanese, ci lavorano persone di diverse nazionalità, come il capo pasticcere, Dorina, che è romena. A sottolineare che l'arte pasticciera non ha confini. E spesso, danno una mano anche giovani delle Comunità.

Villaggio di panettoni
Villaggio di panettoni

UNA MONTAGNA DI PANNA - La pasticceria è sempre aperta: Natale, Capodanno, primo maggio. "Mi piace lavorare e per questo non stacco mai. Dico sempre che non mi servono vestiti nuovi, perché sono sempre qui con la mia tenuta da pasticcere. Per me non è un dovere, ma una missione". E a vedere il sorriso dei clienti sembra proprio che l'obiettivo venga raggiunto ogni giorno. Tra panettoni, brioche di ogni tipo, pasticcini, cioccolatini, marron glacé, caramelle al Rosolio e gelato (pochi gusti ma imperdibili), tutto rigorosamente nato nei laboratori della San Gregorio, è impossibile non essere soddisfatti. Soprattutto quando ci si avvicina al bancone e si scopre un'enorme coppa di panna fresca spruzzata dalla quale attingere per rendere ancora più speciale il proprio caffè. "Capita di servire qualcuno poco piacevole, ma soprattutto le persone con la puzza sotto il naso non le sopporto. E alla mia età posso permettermi di scegliere la clientela che preferisco". E di gente giusta ne arriva davvero tanta. Anche i vip sono di casa come raccontano le tante foto ricordo alle pareti. Su un mobile troneggia un tapiro di Striscia la notizia: "Valerio Staffelli è un amico e abbiamo inscenato una piccola gag quando me l'ha consegnato".

Mini di Mr Bean
Mini di Mr Bean

DA MILANO A NEW YORK - Insomma, ormai è un'istituzione in zona porta Venezia a Milano. Ma non solo qui. Le richieste di panettoni arrivano da più parte d'Italia. L'ultimo in vista su un tavolo ha come destinatario tale Orietta Galimberti di Reggio Emilia, meglio conosciuta come Orietta Berti. Mentre i panettoni ricoperti di cioccolato che ricreano un villaggio in mezzo al quale ci sono un presepe di zucchero, una giostra e un trenino in movimento andranno in un ospedale pediatrico. Gli scatoloni invece servono per imballare i panettoni diretti in America:  "Una nostra cliente si è trasferita a New York e nel suo catering non possono mancare le nostre specialità", spiega Angelo. Da quest'anno, infatti, l'offerta di spedizione in giro per il mondo è migliorata: basta collegarsi al nuovo sito internet della pasticceria per sapere come fare (www.pasticceriasangregorio.it). Perché la morale è solo una: chi ha provato il panettone San Gregorio non può più farne a meno, nemmeno al Polo Nord. E il signor Angelo non delude mai i propri clienti, perché la sua, come sottolinea quando gli si chiede come faccia a essere sempre in forma e di buon umore, è una missione.