Milano – Enrico Berlinguer in corsa per l’Ambrogino d’oro alla memoria, a 40 anni dalla sua morte. La candidatura dell’ex segretario del Pci alla Civica benemerenza è stata presentata dal collettivo delle ragazze e dei ragazzi di enricoberlinguer.it, il primo sito Internet sul politico comunista, una web community con 500 mila contatti fondata nel 2009 da Pierpaolo Farina, sociologo e saggista, autore del libro “Per Enrico, per esempio“. Berlinguer, sardo di nascita, romano di adozione, si sentiva legato a Milano per due motivi. Il primo: nel marzo del 1972, al Palalido (ora Allianz Cloud), fu eletto segretario nazionale del Pci. Il secondo: nel capoluogo era morto, pochi giorni prima della fine della Seconda Guerra Mondiale, Eugenio Curiel, medaglia d’oro al valore militare della Resistenza, “che più e meglio di me sarebbe stato un grande segretario del Pci”.
Nel 2012, a 90 anni dalla nascita del politico comunista, il sindaco Giuliano Pisapia e la vicesindaco Ada Lucia De Cesaris decisero di intitolare una piazza, tra via Savona e via Tolstoj, a Berlinguer. La proposta, anche in quel caso, emerse dal web, in particolare da un profilo Facebook. Nel giugno 2020, poi, il sindaco Giuseppe Sala ha dedicato al segretario del Pci un videomessaggio intitolato “Berlinguer ti voglio bene“, come il titolo del film con Roberto Benigni.La commissione comunale per le Civiche benemerenze che si riunirà a metà novembre dovrà decidere se assegnare il massimo riconoscimento meneghino all’ex segretario del Pci. Gli Ambrogini saranno consegnati il 7 dicembre, nel giorno del Santo Patrono, al Teatro Dal Verme.
Tra le 223 proposte presentate quest’anno, oltre al nome di Berlinguer, spuntano anche altre candidature finora inedite. L’unica Grande Medaglia d’oro proposta è per l’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale), che quest’anno compie 90 anni. Tra i riconoscimenti “alla memoria”, in corsa la tennista e giornalista sportiva Lea Pericoli e l’operaio morto durante il cantiere M4 Raffaele Ielpo. Legato alla nuova linea del metrò anche il nome di Orietta Colacicco, portavoce del Comitato Foppa Dezza Solari.
In lizza per gli Ambrogini d’oro una coppia di studenti dell’istituto Verri, Alberto Pinca e Giancarlo Bergomi, compagni di scuola che con senso di solidarietà hanno aiutato un loro compagno gravemente malato; l’ex direttore generare di Federchimica Claudio Benedetti (candidato dal numero uno di Assolombarda Alessandro Spada); il fotografo Andrea Cherchi; l’avvocato Michele Saponara; il fondatore e amministratore delegato del fondo Algebris Davide Serra, spesso citato ai tempi di Renzi segretario Pd e premier.
Tra le associazioni e gli enti candidati a una medaglia o a un attestato di civica benemerenza, ce ne sono una serie legata a Israele: Amici di Israele, Associazione Italia-Israele e Comunità ebraica di Milano, oltre al presidente della stessa Comunità Walker Meghnagi, proposto dalla leghista Silvia Sardone, e alla Brigata ebraica. In corsa per l’Ambrogino d’oro anche il Gruppo Verde San Siro che anni protesta per il caos provocato da partite e concerti al Meazza, capeggiato da Silvana Gabusi e proposto da Mariangela Padalino (Mp); l’associazione Libertà e Giustizia; il Centro regionale trapianti del Policlinico di Milano e il Consultorio familiare dello stesso ospedale, proposti da Alessandra Kustermann; la Fondazione McDonald’s, candidatura bipartisan del Consiglio comunale; il programma tv “Le Iene“; Orme-Ortica Memoria. In campo, infine, le social street di via Montegani (Baia del Re), di via Meda e di corso San Gottardo, le strade dell’asse che dalla periferia sud arriva fino a Porta Ticinese, tutte associazioni molto attive sul territorio.