Ballottaggi 2024 in provincia di Milano, sette Comuni al voto. Affluenza definitiva al 40,8%

Cusano Milanino, Lainate, Novate, Paderno Dugnano, Peschiera Borromeo, Settimo Milanese e Trezzano sul Naviglio di nuovo alle urne per eleggere il primo cittadino: tutte le sfide tra apparentamenti e indicazioni di voto degli esclusi

Ballottaggio del 23 e 24 giugno 2024 per eleggere il sindaco: sette Comuni dell'hinterland milanese tornano alle urne

Ballottaggio del 23 e 24 giugno 2024 per eleggere il sindaco: sette Comuni dell'hinterland milanese tornano alle urne

Milano, 23 giugno 2024 – Sono sette i Comuni della Provincia di Milano che domenica 22 e lunedì 23 giugno eleggeranno il sindaco al ballottaggio. La partita per la fascia tricolore non è stata chiusa al primo turno, lo scorso 8-9 giugno, a Cusano Milanino, Lainate, Novate, Paderno Dugnano, Peschiera Borromeo, Settimo Milanese e Trezzano sul Naviglio, tutte città over 15mila abitanti per cui la legge prevede il secondo turno qualora nessun candidato raggiunga la maggioranza assoluta al primo, come invece avvenuto a Rozzano, Cormano e Cesano Boscone. A sfidarsi, naturalmente, saranno i due candidati sindaco che due settimane fa, quando l’affluenza in provincia raggiunse il 60,63%,  hanno ottenuto il maggior numero di preferenze. 

L’affluenza nella provincia di Milano – come ci si aspettava – si è rivelata più bassa rispetto al primo turno: alle 15 di lunedì (dato quindi definitivo) ha votato il 40,80% degli aventi diritto. Alle 23 di domenica il dato si era attestato al 32,64%. Alle 19 aveva votato il 26,79% degli elettori sei sette comuni al voto, alle 12 il 10,59 %. 

Alle 15 di lunedì ecco l’affluenza definitiva nei singoli comuni al voto: Cusano Milanino 42,43%, Lainate 35,09%, Novate Milanese 48,55%, Paderno Dugnano 40,90%, Peschiera Borromeo 36,89%, Settimo Milanese 45,16%, Trezzano sul Naviglio 39,17%. 

Alle 23 di domenica l’affluenza nei singoli comuni al voto era: a Cusano Milanino al 33,39%, a Lainate al 27,79%, a Novate Milanese al 39,60%, a Paderno Dugnano al 32,53%, a Peschiera Borromeo al 29,09%, a Settimo Milanese al 36,71%, a Trezzano sul Naviglio al 39,48%. 

Alle 19 l’affluenza nei singoli comuni al voto era: a Cusano Milanino al 28,54%, a Lainate al 22,85%, a Novate Milanese al 32,76%, a Paderno Dugnano al 27,19%, a Peschiera Borromeo al 22,29%, a Settimo Milanese al 30,08%, a Trezzano sul Naviglio al 25,58%. 

Il dato dell’affluenza alle 12 di domenica: il 12,2% a Cusano Milanino, il 9% a Lainate, il 13,8% a Novate Milanese, il 10,9% a Paderno Dugnano, l’11,3% a Settimo Milanese, il 9,4% a Trezzano sul Naviglio e l’8,1 a Peschiera Borromeo.

Cusano Milanino

Testa a tesa tra due donne: Carla Pessina, sostenuta da Movimento 5 Stelle, Partito democratico e altre liste civiche, e la sindaca uscente Valeria Lesma, sostenuta dal centrodestra unito. La prima aveva ottenuto il 46,6% dei voti, la seconda il 46,0%. Gli sconfitti non hanno firmato apparentamenti nè offerto indicazioni di voto ai propri elettori.

Lainate

Nessun apparentamento ufficiale ma una chiara indicazione di voto. In testa c’è Alberto Landonio, candidato sindaco sostenuto dalle liste civiche Associazioni e territorio, Landonio sindaco, Unione democratica e Patto civico Landonio sindaco: ha ottenuto 4.069 voti pari al 33,19%. Con due mandati da sindaco alle spalle, dal 2009 al 2019, cinque anni di presidente del consiglio comunale dal 2019 al 2024, Landonio punta al tris. La sua avversaria è Danila Maddonini, vicesindaco dal 2019 a marzo 2024, candidata del centrodestra, sostenuta da Forza Italia,  Noi Moderati, Fratelli d’Italia, Lega e dalla sua lista civica “Progetto Comune“, che ha ottenuto il 24,94%, pari a 3.058 voti. La Maddonini punta sul fatto che potrebbe essere il primo sindaco donna di Lainate e sull’appoggio espresso nelle ultime ore da Donato Re, arrivato ultimo al primo turno con 440 voti.

Novate Milanese

La sindaca uscente Daniela Maldini, candidata Pd del centrosinistra (4 liste) parte in svantaggio contro tra Gian Maria Palladino, alfiere del FdI e del centrodestra che conta su voti di Lega, Forza Italia e Novate Civica: la prima ha ottenuto il 34,5% delle preferenze, il secondo si è fermato al 42,5%. Inoltre, Palladino dovrebbe contare sui voti provenienti dagli elettori di una liste civica che, non senza polemiche, si è apparentata col centrodestra: NovateSi Vive e Solidale. Basterà per garantire il ribaltone o il Pd riuscirà a portare dalla propria parte chi non ha votato al primo turno? Lo sapremo lunedì.

Paderno Dugnano

Appena 611 voti separano Roberto Carlo Boffi dall’assessore uscente Anna Varisco. Un ballottaggio dall’esito tutt’altro che scontato, dopo che già il primo turno ha riservato più di una sorpresa. Sostenuto da Fratelli d'Italia, Forza Italia, Lega e da tre liste civiche, Boffi ha preso il 47,5% dei voti al primo turno. La Varisco, sostenuta sostenuta da Partito democratico, Sinistra per Paderno Dugnano, Italia Viva e altre tre liste civiche, ha invece raccolto il 43,6% delle preferenze. Sarà un vero testa a testa, senza apparentamenti e indicazioni di voto.

Peschiera Borromeo

Sono 19.782 gli elettori chiamati al voto per eleggere il nuovo sindaco fra Andrea Coden (coalizione di centrosinistra con Pd, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi Sinistra e la civica Peschiera Riparte) e Mario Orfei (coalizione centrista formata dalle civiche Peschiera al Centro e Orfei Sindaco, Forza Italia e Lega). Alla prima esperienza come candidati sindaco, sono andati al ballottaggio rispettivamente con il 39,39% e il 27% dei voti. Nessun apparentamento o indicazione di voto da parte degli sconfitti Carmen Di Matteo, Andrea Scarpato e Giorgio Conca, che hanno preferito lasciare la scelta ai loro elettori.

Settimo Milanese

Nessun apparentamento e nessuna indicazione di voto da parte dei tre esclusi dal secondo turno elettorale. La sfida è tra Fabio Rubagotti, candidato sindaco del centrosinistra a Settimo, sostenuto da Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra, Settimo in Comune per Fabio Rubagotti, Generazione Settimo e Movimento 5 Stelle, che al primo turno ha ottenuto il 43,69% delle preferenze, e Ruggiero Delvecchio, candidato di centrodestra sostenuto da Forza Italia, Lega e liste civiche Oltre e “Fratelli di Settimo“ che al primo turno ha ottenuto il 23,72%.

Trezzano sul Naviglio

La sinistra di Trezzano si unisce per affrontare il ballottaggio alle elezioni comunali. Al primo turno, la coalizione che sostiene Sandra Volpe (Pd, Movimento 5 Stelle, le liste civiche Trezzano con Sandra e Trezzano Oltre) ha raggiunto il 43,50%, contro il 49,12% della coalizione di centrodestra del candidato Giuseppe Morandi (Fratelli d’Italia, Morandi sindaco, Forza Italia, Lega e Noi Moderati). In mezzo, c’è il 7.37% ottenuto dalla lista Il Ponte-AVS di Vittorio Ciocca che si è apparentato con Volpe che ha incassato anche l’indicazione di voto di Italia Viva.   Entrambe le coalizioni, dovranno tenere conto anche di un dato importante emerso al primo turno: gli elettori sono 17.114, hanno votato 9.593 e sono state ben 236 le schede nulle e 95 le schede bianche.

Il ballottaggio è tra i due candidati sindaci che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di preferenze ma che non hanno superato il 50% dei voti espressi dagli elettori
Il ballottaggio è tra i due candidati sindaci che al primo turno hanno ottenuto il maggior numero di preferenze ma che non hanno superato il 50% dei voti espressi dagli elettori

Quando si vota

Nei Comuni chiamati allo spareggio, dove negli ultimi giorni la campagna elettorale è proseguita talvolta con vibranti polemiche, in altri casi senza veleni, si voterà domenica 23 giugno, dalle 7.00 alle 23.00, e lunedì 24 giugno, dalle 7.00 alle 15.00, negli stessi seggi in cui si è votato per il primo turno. Lo spoglio delle schede inizierà subito dopo

Come si vota

Per il ballottaggio il voto si esprime tracciando, con la matita copiativa, un segno sul rettangolo entro il quale è scritto il nome del candidato prescelto.

Cosa serve per votare

Gli aventi diritto al voto dovranno recarsi al seggio elettorale di competenza con la propria tessera elettorale e un idoneo documento di identificazione (carta d’identità, patente, altro documento di identificazione con fotografia rilasciato dalla Pubblica Amministrazione), anche scaduto, purché risulti sotto ogni altro aspetto regolare e possa assicurare la precisa identificazione dell’elettore. Può votare anche chi non si è recato alle urne al primo turno.