Milano - I toni duri si sono ammorbiditi, il pessimismo è diventato ottimismo. Il sindaco Giuseppe Sala ieri pomeriggio ha incontrato a Roma il ministro dell’Economia Daniele Franco per discutere del bilancio in rosso del Comune e dei circa 200 milioni di euro che ancora mancano a Milano per chiudere il bilancio preventivo entro il 31 maggio. Palazzo Marino insiste, chiede un aiuto concreto al Governo perché il 2022 non può essere ancora considerare un anno normale: il Covid-19 non è sparito e la conseguente crisi economica, aggravata dal caro energia provocato dalla guerra tra Russia e Ucraina, è in corso.
"Ho incontrato oggi (ieri, ndr ) il ministro Franco per discutere del bilancio 2022 del Comune – si legge in una nota di Sala al termine dell’incontro nel ministero di via XX Settembre al quale ha partecipato anche l’assessore comunale al Bilancio Emmanuel Conte –. È stato un confronto aperto che mi lascia ottimista sul fatto che il Governo in tempi brevi individuerà una soluzione per poterci permettere di utilizzare il nostro avanzo 2021 (145 milioni). Ciò, unitamente al lavoro che stiamo facendo per efficientare la spesa senza tagliare servizi ai cittadini, ci permetterà di chiudere il bilancio entro il 31 maggio".
La fumata bianca sembra vicina. Le prospettive dei conti comunali appaiono molto diverse da quelle che il sindaco aveva delineato lo scorso 11 aprile durante un duro intervento in Consiglio comunale ("Se sarò costretto a fare effettivi tagli li farò perché è una mia responsabilità, però non posso esimermi dal dire che non posso avere fiducia in un Governo che non ascolta la città che ha sempre celebrato come suo traino, dall’Expo 2015 in poi"). Dal confronto tra l’attacco di 12 giorni fa e la nota di ieri si evince che il clima tra Comune e Governo sia cambiato. Già l’11 aprile, dopo il discorso polemico del primo cittadino nell’aula di Palazzo Marino, Sala e il premier Mario Draghi si erano scambiati un paio di messaggini “distensivi’’ sul cellulare. Il dialogo è ripartito in quel momento su nuove basi.
La prima richiesta del Comune al Governo è sempre stata di dare la possibilità all’amministrazione di utilizzare già nel bilancio preventivo 2022 i 145 milioni di euro di avanzo di bilancio 2021 che, secondo le attuali norme, potrebbero essere utilizzati solo più avanti, per la prima revisione del bilancio di quest’anno. La nota firmata da Sala fa capire che è proprio su questa soluzione – cioè sull’utilizzo dei 145 milioni nel bilancio preventivo – che il Governo sta lavorando. Se arriverà il definitivo via libera a questa misura, Palazzo Marino potrà chiudere il bilancio entro il 31 maggio evitando i tagli alla spesa sociale che il sindaco ha sempre considerato inaccettabili a fronte di una crisi economica che fa sentire ancora i suoi effetti a Milano, pur in ripresa rispetto al 2021. Dunque qualche taglio per "efficientare la spesa" andrà fatto, ma niente scure sul welfare meneghino.