REDAZIONE MILANO

Buccinasco, a scuola il libro di Veltroni sulla Costituzione. Ma la Lega non ci sta: “È indottrinamento”

Il deputato Rossano Sasso annuncia un’interrogazione: “Iniziativa di sindaco e assessore Pd all’insaputa dei genitori. E nel libro si parla di bambini con i tacchi, è propaganda gender”. I dem al contrattacco: “Volume scelto dai docenti. E il piccolo con le scarpe da donna è Pio La Torre”

Walter Veltroni, il testo che ha "acceso la miccia" della polemica, il parlamentare leghista Rossano Sasso

Walter Veltroni, il testo che ha "acceso la miccia" della polemica, il parlamentare leghista Rossano Sasso

Buccinasco, 24 febbraio 2025 – Un libro-gate con scontro politico sullo sfondo a Buccinasco, popoloso comune dell’hinterland milanese. Accade, a leggere un’interrogazione presentata dalla Lega in parlamento, dopo che il sindaco e l’assessore del Pd hanno fatto visita alle scuole elementari della cittadina, portando in dono un libro scritto da Walter Veltroni.

Il documento

L’iniziativa, secondo il deputato del Carroccio Rossano Sasso, capogruppo in commissione Scienza, Cultura e Istruzione, avrebbe suscitato le proteste dei genitori. A Buccinasco, si legge nella nota, “il sindaco e l'assessore del PD entrano nelle scuole elementari del paese e regalano un libro di Walter Veltroni (sì, proprio lui) dal titolo 'La più bella del mondo', in cui si parla di bimbi partigiani, bimbi giunti in Italia sui barconi e bimbi che indossano i tacchi".

Il tour del sindaco Rino Pruiti, sarebbe avvenuto, proseguono i leghisti, sarebbe avvenuto “all’insaputa dei genitori, che ovviamente hanno protestato – si legge ancora nella nota di Sasso – Ringrazio il consigliere comunale della Lega, Manuel Imberti, per aver denunciato la vicenda, che domani a mia volta segnalerò al Ministero dell'Istruzione e del Merito con un'interrogazione parlamentare".

L’intemerata dell’esponente salviniano non finisce qui. “Ma come si permette il sindaco di arrogarsi il diritto di interferire con la didattica di una scuola pubblica? Il libro del post-comunista Veltroni rientra per caso nel piano dell'offerta formativa della scuola? E i dirigenti scolastici hanno autorizzato il sindaco e l'assessore ad entrare e divulgare il libro? Il Consiglio d'Istituto è stato informato, e soprattutto, i genitori erano al corrente? Siamo – afferma Sasso – dinanzi all'ennesimo tentativo di indottrinamento da parte della sinistra nei confronti di bambini piccoli. Urge una legge sul consenso informato che vieti espressamente qualsiasi iniziativa extracurriculare senza il consenso dei genitori. Ma Veltroni ha bisogno di questi mezzucci per divulgare il suo capolavoro in cui si propaganda l'ideologia gender?".

La replica

Di tono completamente opposto la replica servita dal Pd, che contesta le parole di Sasso nel merito e nella forma. "Credo che l'onorevole leghista Rossano Sasso dovrebbe chiedere scusa al sindaco di Buccinasco Rino Pruiti e a tutta la comunità scolastica della cittadina. E soprattutto dovrebbe leggere il prezioso testo di Walter Veltroni ‘La più bella del mondo’ che, come si intuisce, riguarda la nostra Costituzione e non la fantomatica teoria gender".

Così, in una nota, Pierfrancesco Majorino, capogruppo Pd in Consiglio regionale della Lombardia e componente della segreteria nazionale dem, in merito all'interrogazione in Parlamento annunciata dall'onorevole Sasso contro la distribuzione agli studenti del volume di Veltroni.

"Un libro, peraltro, scelto dalle docenti e non dal primo cittadino. Quello che Sasso, evidentemente obnubilato dalle sue paranoie oscurantiste e da un incontenibile desiderio discriminatorio, non si è preso la briga di approfondire, è che il bambino con le scarpe con i tacchi, che tanto ha fatto infuriare la Lega, altri non è che Pio La Torre, che fu il padre, insieme a Virginio Rognoni, della prima legge di contrasto al fenomeno mafioso - aggiunge Majorino – Da bambino La Torre era povero al punto che le uniche scarpe che aveva erano quelle della zia. Una questione di indigenza, che fa parte della biografia di una figura luminosa nella storia della nostra Repubblica, un vero avversario della mafia che per il suo impegno ha pagato con la vita".

Per Majorino, "l'indignazione leghista riesce in un doppio capolavoro. Da una parte alimenta l'intolleranza verso chiunque non sia eterosessuale, dall'altra promuove questo inutile e vergognoso attacco contro un sindaco che poche settimane fa è stato fatto oggetto di pesanti minacce mafiose, in un territorio purtroppo tristemente oggetto di attenzioni da parte del mondo criminale".