Spunta un nome nuovo come possibile candidato sindaco del centrodestra, Annarosa Racca, 69 anni, presidente di Federfarma Lombardia. Il nome della rappresentante dei farmacisti è stato citato anche ieri pomeriggio a Roma durante il vertice del centrodestra sulle elezioni comunali, incontro a cui, dopo mesi di gelo, hanno partecipato i leader della coalizione, in primis Matteo Salvini (Lega), Giorgia Meloni (Fratelli d’Italia) e Antonio Tajani (Forza Italia) in rappresentanza di Silvio Berlusconi rimasto ad Arcore.
Attenzione, però: l’ultima parola sul rivale del sindaco uscente e candidato del centrosinistra Giuseppe Sala per la sfida di Palazzo Marino non è stata ancora scritta. Come da previsioni della vigilia, il vertice di ieri è stato sostanzialmente interlocutorio, anche se i leader preannunciano un nuovo incontro "a breve". Sul fronte milanese, la Racca è un nome nuovo, ma nella rosa dei papabili restano anche altri profili, in primis il parlamentare di Noi con l’Italia Maurizio Lupi, poco gradito dal Carroccio perché non candidato civico, ma sostenuto da Berlusconi. Stazionarie, invece, le quotazioni dei manager Riccardo Ruggieri e Fabio Minoli e del professore della Bocconi Maurizio Dallocchio. Vittorio Sgarbi, presente al vertice in quanto leader di Rinascimento, è l’unico a far nomi pubblicamente per Milano: "I giornalisti Vittorio Feltri e Paolo Del Debbio, l’ex prefetto Achille Serra, la presidente di Federfarma Lombardia Racca". Il nome che ha fatto più parlare ieri, fin dalle prime indiscrezioni mattutine, è stato proprio quello della Racca, una candidata “in rosa’’ proveniente dalla società civile che Salvini nei giorni scorsi non aveva escluso si potesse aggiungere all’elenco dei papabili. La numero uno dei farmacisti lombardi è pronta a correre contro Sala? Lei, in una nota, è cauta: "L’ipotesi della mia designazione (a candidato sindaco di Milano, ndr), circolata a mezzo stampa, non ha alcuna concretezza, ma rappresenta senz’altro un riconoscimento: non tanto per la mia persona, ma per le farmacie e per tutti i farmacisti della Lombardia, che si sono confermati – più che mai in questa difficile congiuntura pandemica – uno dei punti di riferimento imprescindibili per i cittadini e per le stesse Istituzioni".
Al termine del vertice, intanto, Salvini, che durante l’incontro non ha fatto alcun nome ("sto aspettando risposte") fa il punto della situazione con i cronisti parlando anche di Roma, dove il nome in pole position sembra l’avvocato Enrico Michetti: "Per rispetto di tutti non do giudizi su questo o quel candidato. C’è qualche primario e grande imprenditore che deve dirci se ci sta". E ancora: "Sono finalmente usciti diversi nomi di civici. La scelta di allargare alla società civile sta dando i suoi frutti. Quattro o cinque nomi che non c’erano sono emersi. Ognuno si impegnato ad approfondire. Entro poco tempo vedremo di chiudere". Non è finita. Al segretario della Lega viene chiesto se quelli di Racca e Michetti non siano candidature di Serie B rispetto ai nomi citati nelle scorse settimane, ad esempio l’ex sindaco Gabriele Albertini per Milano. Salvini replica netto: "Non ci sono nomi di Serie B".
La numero uno di FdI Giorgia Meloni è più o meno sulla stessa linea: "Michetti e Racca sono nomi interessanti come ce ne sono altri che sono arrivati". Insomma, i giochi restano aperti. La Meloni appare ottimista: "Lavoriamo per vincere e i candidati ci saranno in pochi giorni. C’è un clima di grande collaborazione, siamo in dirittura d’arrivo, il centrodestra vuole andare compatto e unito in tutte le città al voto, differentemente di quel che accade nel campo del centrosinistra". Il senatore di FdI Ignazio La Russa, infine, spiega: "Abbiamo ristretto la rosa dei candidati e deciso di fare un ultimo test. Ci siamo dati appuntamento per questa settimana. O la prossima, se il sondaggio non sarà pronto".