Mariastella Gelmini
Milano, 14 dicembre 2015 - D'accordo su nulla, Mariastella Gelmini e Roberto Maroni. Nelle ultime 48 ore il governatore è tornato alla carica chiedendo si scelga presto, «già entro Natale», il candidato sindaco del centrodestra per Milano, ma anche riproponendo il piano di un’alleanza che, alle Comunali, includa, oltre a Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d’Italia, anche quel Nuovo Centrodestra (Ncd) che in Regione governa col Carroccio e coi forzisti mentre a Palazzo Chigi governa col Pd. «È autolesionistico aspettare la scelta – insiste Maroni –, la sinistra sta già facendo campagna elettorale e noi siamo ancora qui a chiedere allo specchio chi è il più bello del reame. Dobbiamo sceglierlo, questo bello del reame, magari entro Natale».
Dal candidato alla coalizione: «Mi piacerebbe un sindaco che tenga insieme tutta la maggioranza che guida la Regione oggi, un sindaco che affascini, anche perché bisognerà votare al ballottaggio il 26 giugno e bisognerà far tornare i milanesi dal mare. Salvini è l’ideale ma ha detto no». Contrario, Salvini, anche all’alleanza con Ncd, meglio non dimenticarlo. Da qui la Gelmini. «Oggi sul tavolo c’è una sola candidatura di peso, quella di Alessandro Sallusti (direttore de Il Giornale ndr) – ribadisce la coordinatrice lombarda di Forza Italia –, che però non ha ancora sciolto la riserva. Ma non dobbiamo farci prendere dalla fretta né farci dettare i tempi dal Pd. Giusto, piuttosto, il richiamo di Riccardo De Corato a lavorare sul programma». Alla Gelmini non piace per nulla l’idea di un ballottaggio il 26 giugno: «Assurdo, non si può far votare la gente sotto l’ombrellone, Matteo Renzi se lo scordi». Quindi il nodo alleanze: «Maurizio Lupi deve decidersi a dire parole chiare, prenda una posizione critica nei confronti di Renzi e dell’esperienza di governo col Pd, altrimenti è difficile che Ncd possa far parte dell’alleanza per le Comunali milanesi». giambattista.anastasio@ilgiorno.net