SI. BA.
Politica

Comune di Milano, centri e case vacanze: sono 500 i posti in più e il periodo ora si allunga

Scavuzzo: "Turni anche a settembre, non servizi solo a giugno e luglio". Accolti 305 alunni con disabilità. In lista d’attesa 103 allievi delle primarie

Centri estivi

Centri estivi

Milano – Cinquecento posti in più rispetto all’anno scorso nei centri estivi del Comune di Milano, altri 559 nelle case vacanza. E i turni si allungano, perché l’estate in città è lunga per le famiglie, non ci sono solo giugno e luglio da coprire. "Abbiamo mantenuto gli impegni discussi in Consiglio comunale in fase di Bilancio e il perimetro dell’offerta, che siamo riusciti anche ad ampliare – fa il punto la vicesindaco e assessore all’istruzione Anna Scavuzzo –. Ad aumentare quest’anno sono state anche le richieste dei bambini con disabilità e siamo riusciti ad accoglierle tutte, oltre 300, rendendo l’offerta più inclusiva". L’anno scorso erano 270 i bimbi con disabilità, ora sono 305.

I centri estivi comunali per le primarie, organizzati in 32 scuole, offrono complessivamente circa 12.800 posti. Sono 5.453 gli iscritti, organizzati su tre turni da due settimane. In lista d’attesa sono rimasti 130 bimbi. I prezzi variano a seconda dell’Isee: sono previsti 21 scaglioni progressivi, si va dalla gratuità (sotto i tremila euro e per i minori seguiti dai servizi sociali) ai 169 euro per otto giorni per le famiglie che hanno un Isee oltre i 40mila euro (186 se si è fuori Comune). Quota ridotta di circa il 30% a partire dal secondo fratello che frequenta lo stesso centro estivo nello stesso periodo. Il servizio è finanziato con risorse Pn Metro Plus 2021-2027. La compartecipazione delle famiglie è a copertura degli altri costi a carico del Comune di Milano, come mensa, utenze e il costo del personale impiegato per le attività.

Si spalancano intanto le porte di tutte e cinque le case vacanza del Comune di Milano, che si trovano ad Andora, Ghiffa, Pietra Ligure, Vacciago e Zambla Alta. "I posti erano 1.800 nel 2023, sono 2.359 questa estate e abbiamo aggiunto ai consueti sei periodi anche un nuovo turno nella prima settimana di settembre – continua Scavuzzo – anche per coprire proprio il periodo in cui ci sono meno servizi. In genere le attività degli oratori e dei campus organizzati dalle associazioni che riescono a mantenere costi calmierati si concentrano tutte tra giugno e luglio, ma non tutti partono ad agosto per tornare a settembre. Dopo l’estate - e in vista del programma di Scuola Natura - avremo ulteriri lavori di manutenzione straordinaria, per portare tutte e cinque le case vacanza a pieno regime. Anche perché le richieste di attività da parte delle scuole proseguono tutto l’anno". L

’attenzione poi non è solo rivolta alla capienza, ma anche al potenziamento dell’offerta, dal punto di vista pedagogico e nella qualità educativa. Quella delle case vacanze è un’esperienza davvero unica, che fa parte della tradizione milanese e che ha una forte connotazione anche nell’accoglienza di bambini con background migratorio: vivere 24 ore su 24, con una comunità di pari, non è così frequente. È un investimento per la nostra città, ci prendiamo cura dei più piccoli e di tanti ragazzi". In questi giorni si stanno organizzando le assegnazioni nelle diverse case vacanza e non si sa ancora quanti rimarranno in lista d’attesa (saranno nell’ordine di qualche centinaia, secondo gli uffici). Accanto ai centri comunali, un ruolo importante per le famiglie milanesi viene svolto dagli oratori feriali: sono 160 a Milano e coinvolgeranno 300mila ragazzi tra i 6 e i 17 anni, 40mila animatori adolescenti e 10mila volontari.