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Commissione anti-odio a Palazzo Marino: quali compiti avrà

Via libera quasi unanime in consiglio comunale, ma emendamenti e sub-emendamenti presentati dalle forze d’opposizione sono stati bocciati

La presidente del consiglio comunale di Milano Elena Buscemi

La presidente del consiglio comunale di Milano Elena Buscemi

Milano, 28 gennaio 2025 – “Saluto con interesse e vicinanza la decisione del Consiglio Comunale di Milano di istituire una Commissione Speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio”. Così la senatrice Liliana Segre scrive in una lettera inviata alla presidente del Consiglio comunale milanese, Elena Buscemi, che ha letto il messaggio ieri, in aula, nella Giornata della Memoria.

Poco prima che il Consiglio comunale approvasse con 27 voti favorevoli, un contrario e tre astenuti la delibera per istituire la commissione speciale per il contrasto ai discorsi e ai fenomeni d’odio, ispirata a quella istituita in Senato e guidata dalla senatrice a vita Liliana Segre. La votazione è stata segreta, come da regolamento.

I compiti

La commissione, come si legge nel testo approvato in aula, avrà diversi compiti, tra cui quello di realizzare un’analisi conoscitiva, di studio e ricerca anche mediante l’audizione di esperti esterni, con particolare attenzione alla diffusione del fenomeno nella realtà milanese; definirà poi le linee di indirizzo per programmare delle azioni attuative per prevenire e contrastare i discorsi e i fenomeni d’odio.

“Trovo opportuna e giusta – scrive ancora Liliana Segre – la scelta delle istituzioni milanesi di dotarsi di uno strumento come la commissione speciale. Purtroppo la diffusione dei discorsi d’odio, ma anche di altre forme di discriminazione contro donne, omosessuali, minoranze, migranti, sta conoscendo in questi anni forme sempre più preoccupanti ed inquietanti. Favorita come noto dall’incidenza e pervasività dei social media”.

Le proposte bocciate

“Credo che questa commissione sia importante e necessaria – il commento di Buscemi –, che debba essere una commissione di studio, di analisi di fenomeni sociali, che non vuole insegnare qualcosa, ma che vuole interrogarsi sul presente e provare a fare qualche proposta”.

L’emendamento e il subemendamento proposti dall’opposizione sono stati respinti. Con il primo, la consigliera di Forza Italia Deborah Giovanati proponeva di cambiare la dicitura in “Commissione speciale per il contrasto dei fenomeni di intolleranza, razzismo, antisemitismo e istigazione all’odio e alla violenza“, in linea con il nome della commissione guidata in Senato da Segre. Il subemendamento proposto dal capogruppo della Lega Alessandro Verri prevedeva invece di rinunciare al gettone di presenza di chi partecipa alla commissione oppure di devolverlo ad associazioni che lavorano nel ricordo della Shoah.

“La commissione non inizierà con il migliore degli auspici – ha affermato Verri –. Abbiamo chiesto la modifica del nome e la maggioranza ha votato contro a dimostrazione del fatto che non si vuole lavorare insieme ma c’è una forte distanza ideologica”. “Volevo dare un messaggio a questa città di copiare anche il nome della commissione Segre. Voi consiglieri vi siete presi la responsabilità di non fare un lavoro insieme ma di mettere solo una bandierina”, il commento di Giovanati.