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Milano, Daniele Nahum aderisce ai Riformisti dopo lo strappo col Pd su Gaza

Il consigliere comunale, membro della comunità ebraica, aveva contestato l’utilizzo della parola ‘genocidio’. Il gruppo composto da Azione e Italia Viva sale così a 4 rappresentanti

Daniele Nahum

Milano – Il consigliere comunale di Milano Daniele Nahum aderisce ai Riformisti, dopo aver detto addio al Pd a causa delle sue posizioni sul conflitto in Medio Oriente, con l'utilizzo della parola ‘genocidio’ per descrivere ciò che accade a Gaza. Nahum entra nel gruppo composto da Azione e Italia Viva, al momento da indipendente.

L'ingresso del consigliere e membro della comunità ebraica è stato ufficializzato nel corso di una conferenza stampa. “Cresciamo in qualità e quantità - ha detto la capogruppo Giulia Pastorella che ha dato il benvenuto a Nahum insieme ai consiglieri Carmine Pacente e Gianmaria Radice - da inizio mandato siamo passati da due a quattro consiglieri in Comune e da 11 a 16 nei Municipi. Segno che la città ci riconosce una certa centralità a livello politico e l'europeismo é il filo conduttore di questa crescita”.

Nahum ha ribadito i motivi che lo hanno spinto a lasciare il Pd dopo 11 anni, come “le posizioni massimaliste in politica interna, con un partito sempre più schiacciato sul M5S e anche in politica estera, con esponenti del Pd locale che hanno partecipato a manifestazioni pro Palestina dove sono stati urlati slogan di morte contro Israele, senza che nessuno nel partito a livello nazionale dicesse nulla”. E poi l'uso “criminale” della parola genocidio per descrivere cioè che accade a Gaza. “Entro nei Riformisti perché credo che sia il posizionamento corretto sia a Milano sia in Italia - ha proseguito – auspico da indipendente che si riesca a riesca a fare un soggetto unico».

Questo anche in chiave milanese visto che alle elezioni politiche “il Terzo Polo in città ha preso il 16%”. Dopo le Europee, a cui Nahum ha detto “non penso che sarò candidato, ma si vedrà”, l'obiettivo “dovrebbe essere quello di costituirsi in un soggetto forte e riformista, per le comunali del 2027 con una candidatura credibile della società civile”.