MASSIMILIANO MINGOIA
Politica

Elezioni politiche 2018, le sfide in città

Liste depositate, ecco i candidati per Camera e Senato

Mariastella Gelmini e Silvio Berlusconi

Milano, 30 gennaio 2018 - Le liste per le elezioni politiche del 4 marzo sono state depositate, le sfide e i candidati milanesi sono ormai ufficiali. Partiamo dalla Camera e dai collegi uninominali, quelli in cui viene eletto solo il candidato che prende almeno un voto in più dei rivali degli altri schieramenti politici. Confronti da dentro o fuori. Nel collegio Milano 1, quello del centro storico, il centrodestra (FI, Lega, FdI e Noi con l’Italia) schiera Cristina Rossello, l’avvocato che ha difeso il leader azzurro Silvio Berlusconi nella causa di separazione con l’ex moglie Veronica Lario. Il Pd e gli alleati puntano sul leader del Centro democratico Bruno Tabacci, ex assessore al Bilancio nella Giunta Pisapia. Il Movimento 5 Stelle, invece, schiera Alberto Bonisoli, direttore del Naba, mentre Liberi e Uguali con Pietro Grasso ha in lista la presidente della Camera dei deputati Laura Boldrini.

Nel collegio 2 (Porta Romana, Città Studi e Loreto) il duello principale è tra la leghista Laura Molteni, appoggiata da tutto il centrodestra, e la dem Lia Quartapelle, mentre per il M5S c’è l’avvocato Melissa Tocchet e per LeU Alessandro Papale. Collegio Milano 3 (dai Navigli a San Siro): il centrodestra schiera un altro lumbard, il capogruppo in Comune Alessandro Morelli, che dovrà vedersela con l’imprenditore e ideatore della campagna «Ho scelto Milano» Mattia Mor del Pd. In campo ci sono anche il grillino Manlio Di Stefano, deputato uscente, e l’avvocato Felice Besostri (LeU).

Collegio Milano 4 (Stadera, Rogoredo e Lambrate): il Pd punta sul deputato uscente Paolo Cova, il centrodestra, invece, sulla presidente del Corecom ed ex giornalista di Telelombardia Federica Zanella. I pentastellati mettono in lista la parlamentare uscente Paola Carinelli, LeU, invece, Doris Zaccaria. E siamo al collegio Milano 5, quello che comprende Lorenteggio, Baggio, Quinto Romano, Gallaratese, Bovisa e Quarto Oggiaro. I dem hanno scelto la deputata uscente Emilia De Biasi, il centrodestra le contrappone il leghista Igor Iezzi, già consigliere comunale e segretario milanese del Carroccio. Il M5S sceglie un altro esponente della società civile, l’avvocato Diego Apostolo, il movimento di Grasso Valeria Luzzi. Il sesto e ultimo collegio uninominale comprende la parte nord di Milano, più Sesto San Giovanni e Bresso. Il centrodestra punta sull’azzurro Guido Della Frera, il Pd su Sara Valmaggi, i grillini sul consigliere regionale uscente Stefano Buffagni e LeU sullo storico portavoce del centro sociale Leoncavallo Daniele Farina. Tant’è. Fronte Senato.

A Milano ci sono tre collegi uninominali per Palazzo Madama. Nel Milano 1, quello del centro storico, il Pd ha scelto l’ormai ex condirettore di Repubblica Tommaso Cerno, che dovrà vedersela con il forzista Luigi Pagliuca, consigliere comunale sostenuto da tutto il centrodestra. I grillini, invece, hanno messo in lista il notaio Valerio Tacchini, mentre LeU punta su Roberto Escobar. Nell’altro collegio uninominale solo di Milano, ecco la sfida tra la leghista Maria Cristina Cantù, appoggiata da tutti i partiti cel centrodestra, e il consigliere comunale della lista Sala Franco D’Alfonso, giù assessore nella Giunta Pisapia e ideologo arancione. Nel collegio Milano 3, che comprende Legnano, i dem schierano il radicale Marco Perduca, il centrodestra il senatore forzista uscente Salvatore Sciascia, i pentastellati il professore del Politecnico Giuseppe Boatti e Leu Angela Pessina.

Tornando alla Camera, nei collegi plurinominali milanesi, cioè le liste dei partiti con elezione determinata con il metodo proporzionale, FdI schiera al numero uno la leader Giorgia Meloni e al secondo posto Carlo Fidanza, già europarlamentare e consigliere comunale. FI punta sulla parlamentare e consigliera comunale Mariastella Gelmini ma anche sul manager Fininvest Pasquale Cannatelli. Il Pd sul deputato uscente Emanuele Fiano e sul consigliere economico di Renzi Tommaso Nannicini.