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Regionali Lombardia, Majorino: "Candidarmi? Onorato per proposte, ma qual è il progetto?"

L'europarlamentare fa il punto sulla campagna elettorale del Pd

Milano, 13 novembre 2022 - E' ormai entrata nel vivo la corsa alle elezioni regionali della Lombardia, che si terranno nei primi mesi del 2023. Dopo la candidatura (quasi a sorpresa) di Letizia Moratti con il Terzo Polo e la conferma di un ritorno in campo dell'attuale governatore Attilio Fontana per il centrodestra, sono diverse le ipotesi che riguardano il Pd. Proprio un paio di giorni fa, Pierfrancesco Maran ha detto di essere pronto a mettersi in gioco contro i due sfidanti. Però, c'è anche chi parla di un altro Pierfrancesco, l’europarlamentare Majorino.

E proprio lui, oggi pomeriggio, ha fatto il punto in vista della campagna elettorale del centrosinistra.  "In tante e tanti mi state invitando, in vista delle elezioni regionali di febbraio, a candidarmi alle primarie (che si svolgeranno in Lombardia, verso il 18 di dicembre). La stessa proposta mi è arrivata in questi giorni da numerosi esponenti ed amministratori del Pd lombardo, anche nel tentativo di costruire una cosiddetta "proposta unitaria" per guadagnare tempo per la campagna elettorale. Ora, detto che sono onorato ed emozionato per una richiesta simile (mi sta tornando perfino la voce!), voglio fare a noi tutte e tutti una domanda. Ma di quale alleanza e progetto stiamo parlando?", ha scritto Majorino, ex assessore al Comune di Milano, oggi europarlamentare Pd sul suo profilo Facebook.

"Nella giornata di ieri - si legge nel post - è andato in scena di tutto: la proposta di Gori (che ha almeno il pregio della chiarezza) di ticket Pd-Letizia Moratti, la chiusura di Maran verso i 5 stelle con la loro (ahimè prevedibile) risposta di rottura, le tante dichiarazioni contro le primarie di varie forze e così via". Dunque, "io credo, scusate se sono vecchio e 'vetero', che si debba ripartire da un ragionamento politico che viene 'prima' delle scelte sui nomi (scelte da compiere in tempi brevi che è già tardi, sia chiaro)". E allora "andare a elezioni regionali non prendendo con decisione e inequivocabilmente le distanze da ciò che rappresenta Letizia Moratti e sfidando lei e Fontana ripetendo il film delle elezioni politiche e senza nemmeno cercare di consolidare un'alleanza oltre il Pd (che non può pensare di farcela da solo con un turno elettorale unico) ci consegna alla sconfitta. Quando invece - ha concluso - il disastro che Fontana e Moratti hanno creato richiede il massimo dell'ambizione: batterli".