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Elezioni europee, Sala: "Il Pd batte la Lega a Milano, il nostro lavoro si vede"

Il sindaco: "Basta con questa retorica delle periferie, come se fossero luoghi infami e come se la sinistra fosse forte solo in centro"

Beppe Sala

Beppe Sala

Milano, 27 maggio 2019 - Molto soddisfatto il sindaco di Milano, Giuseppe Sala, per il risultato elettorale raggiunto nella sua città dove il Pd ha staccato di quasi nove punti la Lega affermandosi come primo partito cittadino. "Sono molto soddisfatto ovviamente per Milano - ha detto - La cosa che più mi dà soddisfazione è che da alcuni mesi dico basta con questa retorica delle periferie come se fossero luoghi infami e come se la sinistra fosse forte solo in centro e non in altri quartieri. Questa votazione lo sta dimostrando e quindi confido nel fatto che i cittadini vedano il lavoro". 

"Lo stesso discorso - ha proseguito il rpimo cittadino - può essere fatto anche al contrario rispetto a Salvini, io ho sempre detto, non demonizziamo Salvini, cerchiamo di batterlo, e la gente poi ragiona con la sua testa. Altra cosa che io sto dicendo da tanto tempo è che si parla sempre di populismo o non populismo, io ho detto molte volte guardate che c'è un tema che è quello delle grandi città e il - non so come dirlo - il contado, per semplificare senza essere svilente. Questo è un po' vero nel mondo, e un po' anche in Italia perché in effetti nelle grandi città la sinistra non è andata male".

"Però - ha aggiunto Sala - c'è un solo grande vincitore, io son contento innanzitutto per il PD, credo che Zingaretti abbia fatto tutto il possibile, quindi non ho nessun dubbio e nessuna riserva sul lavoro di Zingaretti. Non posso che riconfermare quello che sto dicendo: il PD non basta, servono nuove forze. Però c'è un solo vincitore, è vero, che è Salvini. Ora, è una buona notizia per lui ma anche fonte di potenziali problemi perché è chiaro che tutta questa fiducia la porterà a questo punto a prendere una decisione non più ambigua sulla Tav, lo porterà a gestire un rapporto con l'Europa non facile, posto che i sovranisti non sono andati bene in Europa, lo porterà a dover gestire un finanziario non facile, quindi buona notizia per lui, ma anche a questo punto una prova della verità. Questa è la democrazia, magari ci stupisce ci dimostra di essere capacissimo su tutto e non su una parte del lavoro che hai fatto fino a oggi".

Non è sorpreso Sala che il suo predecessore, Giuliano Pisapia, abbia fatto il pieno di voti in città superando lo stesso Salvini. "Io ho appoggiato Majorino perchè ritenevo che Giuliano non ne avesse più di tanto bisogno perchè la sua credibilità non è stata intaccata dal tempo, quindi complimenti anche a lui. Credo che la Tinagli sia stata una sorpresa". "Nella circoscrizione del nordovest - ha chiosato Sala - è stato un successo di Milano e dei milanesi".

Riguardo un eventuale rimpasto di giunta, il sindaco ha detto: "Ho in testa sostanzialmente quel che fare. Ma vado a ripensarci ancora con calma e quindi prima del 1 luglio nessun cambiamento". "Ci stiamo ragionando - ha aggiunto-. La prima cosa importante è che i cambiamenti verranno fatti dal 1 di luglio, perché tra l'altro il 30 giugno scadono anche i dirigenti a tempo indeterminato. Allora nella mia testa il comune funziona grazie alla struttura politica, cioè gli assessori e la struttura amministrativa, cioè i dirigenti. Io mi sento a capo dell'una e dell'altra. Quindi è molto più saggio ripensare con entrambe le cose che vengano messe a punto. Ho già parlato con Majorino  ha concluso -, ovviamente mi complimento con lui per aver fatto un grande lavoro, non mi sfuggiva che sarebbe stato un test anche per noi, non sarebbe stato bello se un mio assessore che io ho appoggiato tanto fosse andato male, e quindi sono molto contento per lui però siamo già d'accordo che a giugno sarà ancora qua".