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Politica

Ilaria Salis e il debito con l’Aler per la casa “occupata”: scontro in consiglio regionale

Fratelli d’Italia presenta mozione per chiedere il pignoramento dello stipendio della neo eurodeputata. Il governatore Attilio Fontana: "Giusto che paghi se deve quei soldi”, Onorio Rosati (Avs): “Vicenda strumentale”

Attilio Fontana e Ilaria Salis

Milano, 19 giugno 2024 – “Se l’onorevole Ilaria Salis ha un debito nei confronti di Aler è giusto che paghi, se non ce l’ha non deve pagare. Se esiste questo credito da parte di Aler, credo sia un dovere di Aler agire nei confronti di Salis per il rispetto di tutti i nostri cittadini".

Queste le parole proferite ieri da Attilio Fontana, presidente della Regione Lombardia, a chi gli chiedeva se condividesse la mozione depositata in Consiglio regionale dal gruppo di Fratelli d’Italia, quella con la quale si chiede alla Giunta regionale di attivarsi perché Aler proceda a recuperare il credito vantato nei confronti della parlamentare europea, appena eletta nelle fila di Alleanza Verdi Sinistra (AVS).

Salis avrebbe occupato abusivamente una casa popolare in via Borsi e non avrebbe quindi pagato l’affitto. Fatti sui quali, però, ci sono versioni contrastanti. I legali della Salis hanno smentito che la stessa abbia mai occupato l’appartamento in questione e abbia avuto contratti con Aler.

L’Azienda lombarda dell’edilizia residenziale, nei giorni scorsi ha diramato una nota di segno diverso: "Con riferimento all’occupazione abusiva dell’alloggio in via Giosuè Borsi 14, dagli atti conservati in Azienda, in data 31 gennaio 2009 è stato notificato a mezzo ufficiale giudiziario del Tribunale il decreto di intimazione di rilascio in via amministrativa dell’alloggio, firmato dal legale rappresentante; in data 10 febbraio 2009, dagli atti conservati in Azienda, si evince che presso la Questura di Milano è stata depositata denuncia-querela per occupazione abusiva e danneggiamento della porta di ingresso dell’alloggio sporta da Aler nei confronti di Salis Ilaria. Aler Milano attiverà nelle opportune sedi le procedure di riscossione coattiva del credito. Sul punto non è possibile affermare che Salis non abbia avuto conoscenza in assoluto di fattispecie analoghe riferibili ad altro diverso processo penale nel 2016 che l’ha vista condannata sia in primo che in secondo grado per i reati inerenti l’invasione di terreni ed edifici".

Da qui la mozione di FdI che ieri non è stata discussa perché il Consiglio regionale è andato lungo nell’esame delle mozioni precedenti. Onorio Rosati, capogruppo di AVS in Consiglio regionale, non ci sta: "La vicenda contro Ilaria Salis è assolutamente strumentale. Da un nostro riscontro fatto direttamente con la persona, risulta che lei non fosse in possesso di nessun tipo di contratto di locazione e che non avesse mai ricevuto nessun tipo di sollecito rispetto a questi presunti mancati pagamenti. E in più vengono citati dei periodi in cui lei fisicamente non poteva essere all’interno di questo alloggio perché riguarderebbero anche gli ultimi due anni, nei quali Ilaria Salis è risultata prima nel carcere di Budapest e poi agli arresti domiciliari. Sarebbe dignitoso prevedere il ritiro della mozione".