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Politica

Lombardia, cure mediche agli stranieri irregolari con l’ok del centrodestra: Lollobrigida striglia i suoi

L’irritazione del ministro per il cortocircuito in Consiglio regionale sull’emendamento al Piano Sociosanitario

Guido Bertolaso e Francesco Lollobrigida

Guido Bertolaso e Francesco Lollobrigida

Milano – Secondo indiscrezioni, sarebbe arrivata fino a Francesco Lollobrigida l’eco del cortocircuito tutto interno al centrodestra avvenuto martedì in Consiglio regionale sull’emendamento al Piano Sociosanitario presentato dal Pd, quello col quale si chiedeva "di assicurare le cure ambulatoriali ai cittadini stranieri senza permesso di soggiorno” provvedendo al rilascio del codice Stp (Straniero Temporaneamente Presente) nel caso si tratti di extracomunitari o del codice Eni (Europei Non Iscritti) nel caso si tratti di comunitari non in regola.

Come riportato, l’emendamento presentato dal Democratico Carlo Borghetti è stato approvato all’unanimità, non senza lo stupore dello stesso Borghetti. Un esito dovuto in parte ad un cambio di rotta dell’assessore regionale al Welfare, Guido Bertolaso, ed in parte alla distrazione di alcuni consiglieri di maggioranza.

In fase di votazione Bertolaso ha infatti acceso luce verde, sebbene l’accordo nel centrodestra fosse di votare "no". A quel punto i consiglieri hanno seguito l’indicazione dell’assessore, ma diversi di loro non si sono accorti di quale emendamento si stesse votando in quel momento. Da qui l’approvazione dell’emendamento e, ieri, secondo voci qualificate, la telefonata del ministro Lollobrigida che, decisamente infastidito per l’accaduto, ha richiamato i consiglieri di Fratelli d’Italia chiedendo più attenzione.