Milano, 16 febbraio 2024 – Una tessera sanitaria “a punti” per premiare coloro che aderiranno ai vari screening sanitari proposti dalla Regione: novità all’orizzonte per i cittadini lombardi. Ad annunciarlo è stato oggi l’assessore al Welfare Guido Bertolaso: "L'idea che dobbiamo portare avanti e studiare è quella di una tessera sanitaria a punti che se conduci uno stile di vita corretto e salutare ti fa guadagnare dei punti che poi ti permettono di ricevere degli incentivi che possono essere diverse modalità di premialità" ha spiegato l’ex numero uno della Protezione civile partecipando al Forum Sanità di Forza Italia a Milano.
La tessera a punti
"E' un'idea che stiamo valutando insieme all'Unità operativa prevenzione della Dg Welfare per perseguire un duplice obiettivo: produrre salute e ridurre sensibilmente i costi economici della sanità", ha spiegato Bertolaso. "Siamo in una fase iniziale perché sapendo bene quello che succederà tra 5, 10, 15 anni credo che non bisogna essere miopi e lavorare solamente nel quotidiano ma anche nel medio termine, il che significa fare molta più prevenzione – ha aggiunto –. Gli screening per quelle che sono malattie prevenibili oggi sono ampiamente sotto il 50% delle persone che ne hanno diritto, noi invece vogliamo arrivare al 100% perché significa garantire la salute ai cittadini e ridurre i costi della sanità", ha concluso Bertolaso.
L’importanza della prevenzione
"Per ottenere tali risultati è necessario lavorare sulla prevenzione - ha sottolineato Bertolaso - quindi aumentare il numero di cittadini che si sottopongono agli screening delle cosiddette 'malattie prevedibili'. Ad esempio quelli contro il tumore del colon, del polmone, dell'intestino e della cervice uterina. Ne arriveranno anche altri come quello per prevenire il cancro alla prostata".
Il sistema di incentivi
"Il concetto della premialità è semplice - ha illustrato l'assessore - Se porti avanti uno stile di vita il più corretto e salutare possibile, puoi guadagnare punti che ti permettono di ottenere un riconoscimento. Oggi purtroppo alcuni screening che proponiamo non riscuotono il successo che meriterebbero. Per incentivare comportamenti virtuosi che, fra l'altro, ci consentirebbero anche di abbattere i costi della sanità, si potrebbe ricorrere a una premialità. Penso, ad esempio, ad ingressi nei nostri centri termali di altissima qualità dove effettuare cure o alla possibilità di offrire skipass gratuiti sui nostri comprensori montani che, proprio fra 2 anni, ospiteranno le Olimpiadi. Stiamo anche pensando a come coinvolgere gli organizzatori dei grandi eventi che ogni anno ospitiamo in Lombardia, in modo tale da mettere a disposizione premialità di questo genere"
Dengue: come si muove la Lombardia
Sempre sul tema prevenzione, Bertolaso ha fatto anche il punto sulle misure di contrasto alla diffusione della febbre Dengue, dopo l’innalzamento dell’allerta da parte del Ministero della Salute, alla luce dell’impennata di casi in Sud America. "È una malattia che conosco molto bene, me ne sono occupato quando lavoravo in Africa, in Asia e in Latino America – ha detto l’assessore regionale -. È stato messo in piedi un sistema di sorveglianza epidemiologica, agli aeroporti c'è controllo e se ci fossero situazioni di positività verrebbero gestite". Bertolaso ha poi precisato "La Dengue non è una malattia contagiosa, non stiamo parlando di Covid, è presente in Italia e quindi dobbiamo fare in modo di controllare quei casi positivi che dovessero arrivare in Italia per evitare il contatto tra quelle persone e le zanzare". "Questo - ha concluso - non credo sia difficile metterlo in pratica".
La tessera sanitaria a punti dovrebbe quindi affiancarsi agli altri due obiettivi preminenti dell’assessore al Welfare lombardo. L’attenzione di Bertolaso è infatti puntata in particolare su due fronti: quello del rilancio dei pronto soccorso e quello dello snellimento delle liste d’attesa. “Vogliamo rendere i nostri pronto soccorso i migliori del Paese - aveva spiegato durante un incontro a Brescia - è il minimo che i cittadini si aspettano da una regione come la Lombardia. Non meno importati le liste d'attesa che ci impegneremo ad azzerare, consentendo a chiunque di poter prenotare le visite mediche in un tempo ragionevole”.
Il nodo delle liste d’attesa
E quello delle liste d’attesa resta un tema caldo anche a livello nazionale: “Non si può morire di tumore perché non si è in grado di fare una tac e te la fanno un anno dopo – ha detto oggi il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani presente all’evento il segretario nazionale di Forza Italia -. Quindi bisogna assolutamente ridurre i tempi, abbiamo già iniziato con l'ultima finanziaria a sostenere da un punto di vista economico coloro che agiscono per ridurre le liste d'attesa".
Majorino (Pd): solo annunci a vuoto
Non si è fatta attendere la presa di posizione dell’opposizione, affidata alle parole di Pierfrancesco Majorino: “L'ultima uscita dell'assessore Bertolaso conferma quanto diceva il 2 maggio scorso, ossia che la sanità lombarda è nell’anarchia. Una condizione che purtroppo però riguarda innanzitutto la giunta Fontana, che oggi annuncia la surreale iniziativa di una tessera sanitaria a punti. Non voglio pensare cosa si possa vincere. L'accesso alle tessere a punti di un grande supermercato? L'iscrizione permanente a una lista d'attesa? L'ingresso in quota destra nel consiglio di amministrazione di una struttura sanitaria?”. “La verità è che da mesi siamo di fronte a una serie di annunci a vuoto. Su temi rilevanti o su ipotesi sorprendenti come questa – ha incalzato il capogruppo del Pd in consiglio regionale -. Nella vita reale restano invece le liste d'attesa, che arricchiscono alcuni grandi gruppi privati e il gioco dell'ossessiva lottizzazione”.